Oltre 60 opere per ripercorrere e omaggiare la storia di alcune delle figure principali della scena artistica ravennate, e in parte romagnola, tra la fine dell’800 e la prima parte del 900. Domenico Miserocchi, Arturo Moradei, Vittorio e Alessandro Guaccimanni, Enrico Piazza e Angelo Torchi, sono solo alcuni dei protagonisti selezionati da Paolo Triosci e Giorgio Costa per la mostra “Tra sogno e natura”, allestita a Palazzo Rasponi dalle Teste dal 19 giugno al 20 luglio.
L’inaugurazione è in programma per giovedì 19 alle 18.30. Alle 18 invece sarà possibile assistere a un incontro con il professore Claudio Widamann per parlare di ” Il Don Chisciotte di Cervantes e il pittore Miserocchi”
Tra le opere in mostra infatti, (molte delle quali mai esposte in precedenza e relative ad un periodo particolarmente felice per valore degli artisti e qualità pittorica), spicca il grande dipinto Don Chisciotte di Domenico Miserocchi, potente immagine che apre idealmente il percorso in relazione con l’atto finale della Trilogia “Don Chisciotte ad ardere” di Albe-Ravenna Teatro per Ravenna Festival.
Il Don Chisciotte, esposto in mostra e custodito in una collezione privata dopo essere stato intercettato sul mercato antiquario, rappresenta un unicum nel percorso pittorico dell’autore, solitamente confinato al ritratto e alla pittura del paesaggio ravennate. In questo lavoro, infatti, non datato ma collocabile all’inizio del Novecento nel pieno della sua maturità e prima del decadimento psichico, mette in campo una inattesa conoscenza dell’opera letteraria di Cervantes e “filtra” l’interesse sia per il ritratto sia per il paesaggio che, proprio grazie alla lezione di Fattori, diventerà poi prioritario.
Tra i tratti distintivi della mostra anche le pinete, piallasse, i sentieri di Alessandro Guaccimanni, contraddistinti non dalla forza del sogno (o da quella del segno, soprattutto grafico, come nel caso del fratello Vittorio) ma dalla modernità e dalla fatica dell’uomo al lavoro. Infine, integra l’esposizione un percorso dedicato a grafica, acqueforti e litografie, che offrono alcuni spunti del lavoro di Vittorio Guaccimanni, Giovanni Minguzzi e Gaspare Gambi.
A promuovere il progetto, a ingresso gratuito, una collaborazione tra comune, Mar, La Cassa e la Fondazione della Cassa di Risparmio, Ravenna Teatro e Ravenna Festival.