Il weekend del Mar propone due appuntamenti imperdibili per gli amanti del fumetto e dell’arte contemporanea: negli spazi del museo continua infatti il Coconino Fest, incentrato per questa edizione sulla parola Futuro (Future): Nell’anno in cui Coconino Press festeggia il suo venticinquesimo anniversario, il festival diventa l’occasione per interrogarsi sul futuro, del mondo in cui viviamo e della narrazione per immagini, ripercorrendo la storia della casa editrice.
Ad aprire il percorso espositivo sarà l’autore americano George Herriman (1880-1944), con la sua celebre striscia nata nel 1913 e dedicata al gatto Krazy Kat e al topo Ignatz. Quella di Herriman al MAR è una vera e propria mostra-evento: curata da Giovanni Nahmias, è la più ampia e importante mai dedicata in Italia a uno dei padri della “nona arte” del fumetto.
Partendo da Herriman, il percorso espositivo proverà a illuminare le tante anime del catalogo Coconino. Sarà ospite con una mostra personale David B., uno dei più importanti autori contemporanei della bande dessinée francese, mentre un’esposizione a cura di Paolo La Marca sarà dedicata all’arte raffinata di Maruo Suehiro, maestro giapponese dell’erotico-grottesco e di visioni horror, con le tavole originali di un racconto tratto dal volume Paradiso. Accanto a loro ci saranno le grandi autrici e i grandi autori italiani: Zuzu con le tavole del suo nuovo graphic novel Ragazzo, Alessandro Tota con La magnifica illusione, Daniele Kong che quest’anno ha visto il suo Bestie in fuga presentato al prestigioso Premio Strega.
Grande attenzione come ogni anno sarà dedicata ai nuovi talenti, con le mostre di Cleo Bissong e Chiara Fazi, che nei loro esordi per Coconino affrontano tematiche attuali e sensibili come l’immagine della donna nella società contemporanea e l’immigrazione.
Nella Arts & New Media Room del Mar invece, in occasione dell’acquisizione nella collezione del museo, si espone in forma di installazione Abyssal Creatures, il gruppo di sculture sonore in vetro soffiato realizzate dal poliedrico artista Francesco Cavaliere con la cura e accompagnamento produttivo di Xing, grazie al sostegno di Italian Council (2023).
Abyssal Creatures è un progetto di Francesco Cavaliere che, nel corso di tre anni, ha preso molteplici forme come materializzazione di una saga fantastica immaginata dall’artista, che si affaccia su un universo etereo e fluttuante, sospeso tra alchimia e science-fiction ricollocando il sapere sulla materia e la natura in una dimensione poetica, che eccede un pensiero misurato.
Le tre opere di Francesco Cavaliere sono un ensemble di sculture vitree concave, in vetro soffiato di Murano – verde, arancione, e giallo – che richiamano animali e piante delle profondità marine, creature non bipedi, trasparenti, ibridate con figure archetipiche dell’inconscio umano.
«Sono tre grandi corpi sonori che funzionano come strumenti musicali ambivalenti: idiofoni, come campane, e aerefoni, suscettibili alle vibrazioni dell’aria, per cui sono state usate le due materie trasparenti per eccellenza: il vetro, forma rigida e cristallina, e il suono, elemento intangibile, che per vie aeriformi si muove e organizza – così l’artista descrive l’opera -. Gli elementi floreali delle sculture e le forme curvilinee costituiscono un insieme di risonatori sonori, conico cilindrici, che ospitano dei sistemi di riproduzione e diffusione sonora. Le sculture sembrano essudare rumori, il suono le attraversa come un sistema vascolare astratto».