mercoledì
10 Settembre 2025
Ammutinamenti

Torna la Vetrina: una tre giorni dedicata ai talenti emergenti della danza d’autore

Appuntamenti dall'11 al 13 settembre tra Almagià, Teatro Rasi, Fondazione Sabe e Mar

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Torna a Ravenna la Vetrina della giovane danza d’autore del Network Anticorpi XL, la sezione del Festival Ammutinamenti dedicata alla valorizzazione delle nuove generazioni di artisti della danza contemporanea e di ricerca. L’appuntamento è da giovedì 11 a sabato 13 settembre, per una tre giorni di incontri, confronti e scoperte sulle tendenze e poetiche della nuova scena italiana. I luoghi protagonisti della rassegna spazieranno tra Artificerie Almagià, il Mar, Fondazione Sabe per l’Arte e Teatro Rasi.

Sono quattordici le creazioni scelte quest’anno tra 125 candidature pervenute. Ad occuparsi della selezione, una commissione artistica composta dai partner del Network Anticorpi XL. «L’idea è quella di riflettere la pluralità delle influenze culturali e la molteplicità delle visioni artistiche del nostro presente, delineando una mappa sensibile delle urgenze poetiche, estetiche e politiche che attraversano le nuove generazioni di autori – comunicano le organizzatrici -. Le opere individuate spaziano da pratiche performative e installative a proposte di matrice più propriamente coreografica, abbracciando linguaggi ibridi che intrecciano danza, arti visive, drammaturgia e nuove tecnologie».

La Vetrina inaugura giovedì 11 settembre, alle 17.30 all’Almagià, con Davide Tagliavini che presenta la performance That’s all: fisicità, cambiamenti di stato e colore, diversi sfidanti in lizza per conquistare un posto innescano un gioco fatto di guizzi e inviti, aperto alla trasformazione e all’imprevedibilità.

A seguire (ore 19 e 19.30) le sale del Mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna ospitano Dive di Nanouk: «La maggior parte di noi è affetta dalla sindrome del pesce rosso – spiega Nanouk -, rimaniamo nella nostra graziosa boccia di vetro, escludendo il diverso e limitando la percezione del mondo in cui viviamo». Alle ore 20.45 la Vetrina si sposta al Teatro Rasi, per la performance Graziosissimo di Laura Gazzani. Il lavoro prende ispirazione dal metodo del maestro di balletto Enrico Cecchetti, che esplora il “port de bras”, gesto codificato della danza classica (nello specifico, il passaggio delle braccia per le posizioni di base della danza classica), mostrando come possa integrarsi nella nostra esperienza quotidiana.

A seguire, sempre al Teatro Rasi, il coreografo Pietro Angelini presenta RMX, creazione che nasce da una riflessione sul mito di Narciso e indaga la relazione tra l’essere umano e la propria immagine rappresentata, una metafora della società della performance, in cui siamo tutti autori e fruitori, produttori e consumatori. La prima giornata di Vetrina si conclude proprio al Rasi con la perfomance Superstella di Vittorio Pagani. «Cosa vuol dire creare danza al giorno d’oggi? L’atto creativo può̀̀ veramente ignorare giudizio esterno ed esperienza personale?» continuando le ricerche iniziate con A Solo in the Spotlights, Pagani si interroga sui meccanismi di produzione e diffusione delle opere di danza mettendo in scena il processo creativo del suo nuovo spettacolo.

La giornata di venerdì 12 si apre alle 16.45, sempre all’Almagià, con Lemmy B. di Nunzia Picciallo: «Uno stravolgimento di prospettiva nel definirsi, una decisione radicale nel pensarsi». Alle ore 18 e 19.15 la Fondazione Sabe per l’Arte accoglie Everybody has a fate (primo studio) di Riccardo De Simone, performance che invita a riflettere sulla natura del tempo, sul significato del presente e sulla speranza di un futuro che, per quanto incerto, ci chiede di raggiungerlo.

Dalle ore 18.30 la Vetrina si sposta al Teatro Rasi: si inizia con The Garden di Gaetano Palermo, una sorta di danza immobile, un fermoimmagine vivente. A seguire (ore 20.45) la danzatrice e coreografa Francesca Santamaria è in scena con la Good vibes only (beta test) che si articola come un beta test, ovvero la prima fase di verifica di un software in condizioni di utilizzo reali da parte di utenti reali. La serata si conclude con Violetta Cottini che presenta Do fairies have a tail?, lʼevocazione di un posto segreto, il tentativo di creare un ́esperienza percettiva oltre la dimensione umana. Il titolo stesso, come una formula magica, cerca di lasciar entrare, chi lo desidera, tra le pieghe di qualcosa di misterioso che non è dato sapere.

Sabato 13 settembre ultima giornata dedicata alla Vetrina. Si inizia al Teatro Rasi (dalle ore 18.30) con il lavoro dal titolo Sex.Exe (primo studio) di Pablo Ezequiel Rizzo/Voluptas. L’indagine coreografica intende creare una dimensione simbolica attraverso la costruzione di immagini archetipiche, tra danza, arte visiva, parola e tecnologia.

A seguire Gherminella_studio di voci inarticolate di Miranda Secondari, una pratica coreografica, un lavoro sul suono e sulla voce confusa. Vidavè Company andrà invece in scena con Coraggio. La sfortuna non esiste, che sviluppa una riflessione artistica intorno al concetto del Sé, attraverso una composizione coreografica surrealista ricca in movimento e musica. La Vetrina si conclude all’Almagià, alle 21.30 con lo spettacolo En retrait (primo studio) della coreografa e danzatrice Laura Simonet.

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