«Quello che emerge durante i due weekend lunghi di Ammutinamenti è solo la punta dell’iceberg di un lavoro portato avanti con determinazione e costanza nel corso di tutto l’anno»: Selina Bassini (curatrice dei progetti di Cantieri Danza) e Christel Grillo (curatrice del Festival Ammutinamenti, insieme a Francesca Serena Casadio, e coordinatrice delle azioni della Vetrina della giovane danza d’autore, Nuove Traiettorie e CollaborAction Kids) raccontano le azioni e le progettualità che interesseranno gli appuntamenti del festival dall’11 al 13 settembre (qui il programma completo).
Se la prima sezione del festival è dedicata ai grandi nomi della danza di ricerca e d’autore, la seconda parte è dedicata al Network Anticorpi XL, tra talenti emergenti, giovani coreografi e performance pensate anche per un pubblico di giovanissimi. Attraverso il finanziamento ministeriale che il network riceve dal 2014 come “ente di promozione della danza per il ricambio generazionale”, sono state rafforzate e ampliate le azioni di formazione, accompagnamento e sostegno produttivo dedicate alla più giovane generazione di coreografi. Oggi il progetto si pone l’obiettivo di continuare a fare rete, portando avanti progetti di promozione e formazione laboratoriale: «La Vetrina è una delle azioni principali della nostra rete. È un unicum in Italia, perché è in grado di fotografare i giovani autori favorendo la visibilità delle loro creazioni» precisa Selina Bassini.
Il network è formato da 38 realtà partner provenienti da 16 regioni di Italia, che collaborano all’ideazione e all’attuazione dei progetti, creando una copertura capillare sul territorio. Ogni anno, i coreogra emergenti (ovvero senza limiti di età, ma con meno di 5 anni di esperienza nel campo) possono presentare il proprio progetto alla commissione di Anticorpi, con la possibilità di venire selezionati e trasposti in scena nell’ambito del festival ravennate. «E non solo – precisa Grillo – perché dal 2021, con l’implementazione di “Extra”, l’iniziativa affianca alle presentazioni un laboratorio formativo, dove gli artisti vengono guidati nella gestione degli aspetti più tecnici, burocratici e amministrativi del proprio ambito professionale, in modo che siano pronti per approdare in grandi teatri e rassegne».
I criteri che guidano la selezione riguardano la capacità di innovazione, l’originalità del progetto artistico e la coerenza della struttura coreografica, performativa e drammaturgica: «Requisiti che aiutano la selezione senza limitarla – proseguono Bassini e Grillo –. In modo da restituire un’attenta e costante mappatura della nuova scena italiana». Le candidature si aprono a febbraio e si chiudono in aprile; da maggio prende il via il percorso di formazione che accompagna gli artisti fino al debutto di settembre, alla presenza di tecnici, operatori e promotori della rete. «È un progetto che connette territori, reti, artisti e artiste per mappare il presente e costruire il futuro – continua Selina Bassini –. Sono tanti i grandi nomi della scena della danza italiana che hanno mosso i loro primi passi qui, a Ravenna, partendo proprio dalla Vetrina».
Quest’anno sono 125 i lavori pervenuti e 14 quelli selezionati per la Vetrina: «Abbiamo notato una prevalenza di temi politici e introspettivi, con riflessioni sulla relazione con l’altro. C’è poi attenzione alle dinamiche del presente, spesso con l’intento di scardinarle» commenta Grillo. A questa selezione, si aggiunge la sezione Nuove Traiettorie, composta da lavori in cui emerge un forte potenziale ancora da affinare. «Anche in questo caso – prosegue –, si imposta un percorso che aiuti gli autori a valorizzare la propria creatività, più incentrato sull’elaborazione artistica che burocratica». I partner si mettono poi in gioco offrendo supporto, consulenza e spazi di residenza per la creazione: «Luoghi che purtroppo mancano nel ravennate, soprattutto per mancanza di ambienti adeguati. Il sogno sarebbe quello di una riqualifica, magari proprio in zona darsena, che possa offrire uno spazio trasversale agli artisti, fruibile per la danza, la musica e il teatro, con ambienti dedicati alle prove e una foresteria» spiega Bassini. Tra le azioni che entrano in campo nell’ultimo fine settimana di Ammutinamenti anche il progetto CollaborAction Kids che prevede la messa in scena di uno spettacolo di danza per l’infanzia (in questo caso, le prove aperte di Walt e l’arte di volare di Gruppo Ibrido, sabato 13, all’Almagià) accompagnato quest’anno da due pratiche laboratoriali per bambini: letture organizzate dalla libreria Momo e una sessione di Yoga Family.
Infine, la collaborazione con Nerval Teatro che vede partecipare alcuni artisti della Vetrina al Laboratorio permanente, un progetto di inclusione sociale rivolto a persone con disabilità. «Il nostro obiettivo è quello di continuare ad essere un ponte di dialogo a supporto delle realtà emergenti, che rappresentano l’elemento più vitale e dinamico del mondo dell’arte e, al contempo, quello con meno garanzie e strumenti – conclude Bassini –. Speriamo di poterci confrontare prossimamente anche con il Ministero, portando le istanze raccolte in questi anni e mettendo a frutto la nostra esperienza a sostegno delle nuove generazioni».