La 23esima edizione del Nightmare Film Festival, la rassegna cinematografica di Ravenna dedicata ai film horror, si aprirà al teatro Alighieri il 20 ottobre con la proiezione de “Il fantasma dell’Opera” (Rupert Julian, 1925) musicato dal vivo da un’orchestra di 60 giovani elementi provenienti da tutta Europa (biglietti disponibili online o al botteghino del teatro).
L’orchestra si è formata esclusivamente per questa occasione: grazie a un progetto Erasmus Bip (Blended Intensive Program), coordinato dal Conservatorio “Verdi” di Ravenna, che ha riunito a Ravenna per una settimana una sessantina di giovani orchestrali provenienti da diversi Paesi europei (Romania, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia e Spagna) integrati con gli studenti del “Verdi”.
Under 30 anche la composizione delle musiche: la musica è stata composta da Gabriel De Pace e Damiano Ferretti; lo stesso Ferretti dirigerà l’orchestra, mentre in scena sarà presente anche una giovane cantante, Vera Della Scala. «Ci siamo basati sull’aria di Gounod che era parte del film originario, ma poi abbiamo stravolto tutto, realizzando melodie inedite appositamente per questa proiezione», spiega il professor Paolo Marzocchi, responsabile del Corso di Laurea di II Livello in Musica Applicata del Conservatorio Verdi e coordinatore dei ragazzi. «Stiamo provando tutti assieme a Ravenna da alcuni giorni, è un’atmosfera davvero speciale e i giovani orchestrali non vedono l’ora che arrivi la serata clou».
La collaborazione con il Nightmare Film Festival è ormai alla quarta edizione: nelle precedenti, i ragazzi del Verdi avevano musicato dal vivo altre pellicole storiche, come “Nosferatu” di Murnau, “La guerra e il sogno di Momi” di Pastrone e lo scorso anno “Häxan”. «Quest’anno però è tutto diverso – continua Marzocchi -: sia perché c’è un’orchestra internazionale e molto più grande, sia perché per la prima volta abbiamo l’onore del palcoscenico più importante della città, quello dell’Alighieri».
“Il fantasma dell’Opera”, pellicola che compie un secolo, è considerato un capolavoro del cinema muto e prima versione filmata di un prolifico filone tratto dal romanzo “Le Fantome de l’Opéra” (1910) di Gaston Leroux. Il film ebbe una gestazione travagliata a causa dei contrasti tra il regista Julian e l’attore Chaney, tanto che durante le riprese il primo fu costretto a lasciare il set e sostituito per girare alcune sequenze da Edgard Sedgwick e dallo stesso Chaney.