mercoledì
19 Novembre 2025
arte perfomativa

Il ravennate Luigi Noah De Angelis è il nuovo direttore artistico del Santarcangelo Festival

Il fondatore della compagnia ravennate Fanny & Alexander (oltre che regista, filmmaker e musicista), guiderà la rassegna nel triennio 2027–2029

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È ravennate il prossimo direttore artistico del Santarcangelo Festival: si tratta di Luigi Noah De Angelisregista, scenografo e compositore elettronico, oltre che fondatore della storica compagnia teatrale Fanny & Alexander.

A De Angelis spetterà la guida della rassegna nel triennio 2027–2029, in continuità con la doppia vocazione internazionale e territoriale dell’istituzione, e in un rinnovamento nel dialogo con la comunità e la scena artistica contemporanea. La nomina è arrivata attraverso l’invito diretto del Consiglio di Amministrazione di Santarcangelo dei Teatri, presieduto da Giovanni Boccia Artieri e composto da Ludovica Parmeggiani e Zoe Baldazzi.

Il mandato sarà effettivo da agosto 2026: la 56esima edizione del festival, in programma per il prossimo luglio, sarà infatti guidata da Tomasz Kireńczuk, a chiusura del quinquennio anni di direzione artistica prima del suo trasferimento a Vienna, dove dirigerà lo spazio performativo Brut. Kireńczuk si congratula per la nomina, assicurando il proprio sostegno nel periodo di transizione, che si concluderà con il passaggio ufficiale delle funzioni nella prossima estate.

«Abbiamo sempre alternato alla direzione curatori e artisti riconoscendo in questa alternanza un principio vitale di rigenerazione: un modo per rimettere in discussione i linguaggi, i processi e le forme della presenza artistica nello spazio pubblico – dichiara il consiglio di amministrazione di Santarcangelo dei Teatri -. In questa prospettiva, Luigi Noah De Angelis rappresenta una scelta profondamente coerente. La sua esperienza, unita alla capacità di muoversi tra teatro, musica e arti visive, porta al Festival una sensibilità multidisciplinare, vissuta come pratica quotidiana di attraversamento dei linguaggi. La sua visione metterà al centro la costruzione di esperienze collettive e la riflessione sul rapporto tra corpi, suono e spazio».

La direzione di Luigi Noah De Angelis si vuole collocare all’incrocio tra radicamento e apertura, tra cura delle relazioni e spinta alla ricerca: «Da quando sono stato chiamato ad assumere la direzione artistica di Santarcangelo Festival un’immagine ha iniziato a pulsare in me: una foresta di sguardi, un bosco orizzontale di occhi, di intrecci rizomici, di alleanze sotterranee, un ecosistema fatto di corrispondenze e rilanci, che sappia cogliere le urgenze del presente coniugando il locale con l’internazionale – commenta Luigi Noah De Angelis – La curatela, diceva Frie Leysen, è il trattino di congiunzione tra il pubblico e gli artisti, ruolo che sento di dover condividere con tanti altri occhi: inviterò ogni anno un gruppo artisti italiani e internazionali a esplorare il panorama delle arti sceniche mondiali, per intercettare altre visioni da mettere in relazione al proprio percorso artistico, per presentare nel Festival una o più forme da far germinare una accanto all’altra in maniera speculare, creando un habitat di opere interconnesse, dialoganti, consociate, tra la foresta di sguardi del pubblico».

Per sottolineare la volontà di legame con il territorio in modo simbolico e concreto, De Angelis ha deciso di trasferirsi stabilmente a Santarcangelo, secondo una prassi ormai consolidata dalle direzioni artistiche che si sono succedute negli ultimi anni, «E che caldggiamo fortemente – continua il consiglio di amministrazione -, con l’idea di abitare il territorio e condividerne la quotidianità. Allo stesso tempo, crediamo che il profilo internazionale di De Angelis garantisca la continuità della vocazione cosmopolita del Festival, favorendo dialoghi tra la scena italiana e quella europea e consolidando la rete di relazioni internazionali che Santarcangelo ha costruito negli anni».

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