È tornato al Teatro Socjale di Piangipane l’evento teatrale L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno. Lo spettacolo prodotto dalle Albe/Ravenna Teatro, con il contributo del centro Europe Direct della Romagna, dopo il debutto nel 2023, ha girato tutta l’Italia e viene riproposto a Ravenna nelle giornate del 14, 15 e 16 dicembre con eventi specifici per famiglie, scuole e dibattiti serali, inclusi due incontri con l’esperto Pier Virgilio Dastoli (qui l’intervista di Ernesto Moia) per approfondire il futuro dell’Unione Europea, offrendo un’ulteriore occasione di riflessione critica su di essa.
Il testo della rappresentazione, ideata e diretta da Alessandro Argnani, è opera della storica Laura Orlandini; la narrazione, accompagnata da un’ottima playlist musicale curata da Alessandro Luparini e Roberto Magnani, è corredata da immagini e filmati di repertorio raccolti in un video per la regia di Alessandro Penta.
Lo spettacolo ripercorre la storia dell’integrazione europea dal dopoguerra a oggi, narrata attraverso gli occhi dei due giovani e bravissimi attori, Camilla Berardi e Massimo Giordani, che la collegano alla vita quotidiana, usando immagini e musica per mostrare come l’Unione Europea sia vissuta e percepita dalle diverse generazioni, dai sogni ideali alle sfide attuali, attraverso un racconto che mescola storia, miti, musica e i cambiamenti sociali. Uno spettacolo che galvanizza perché supera la mera rappresentazione e diventa ponte tra generazioni e storia; un’esperienza vivace, accessibile, che dimostra come il palco possa essere potente strumento di educazione civica e formazione storico/culturale, capace di connettere adulti e adolescenti attraverso una narrazione informale che riesce a rendere “solide” idee che riguardano la pace, la libertà e l’importanza di istituzioni comuni, per superare i nazionalismi e diffondere, in questo caso, conoscenza della storia europea. Un teatro che parla al presente, ispirando riflessione e partecipazione attiva, che non si limita a informare sulla storia, ma la rende densa di significato; trasformando la conoscenza da astratta a concreta, da nozionistica a esperienziale.



