Per l’Associazione dei Piccoli Proprietari Immobiliari il prelievo fiscale sulla casa è ormai insostenibile. «Ma pensiamo non sia finita», teme il presidente provinciale Silvio Piraccini. Tra i progetti del Governo infatti c’è anche quello di riunire in un’unica imposta le attuali IMU, TASI e TARI, la “Local Tax”. Il tutto dovrebbe avvenire ad invarianza di gettito e quindi la Local Tax non dovrebbe essere un ulteriore alleggerimento delle tasche dei proprietari di casa.
Ma in Asppi non si fidano troppo degli annunci e così è stata promossa una campagna nazionale di raccolta firme che coinvolgerà fino ad ottobre tutte le sedi dei piccoli proprietari. La direzione nazionale di Asppi sottolinea come non solo non si debba aumentare il prelievo fiscale sulla casa, ma la Local Tax debba essere anche l’occasione per una “ristrutturazione generale” della tassazione sugli immobili. Quindi i cittadini che si recheranno nelle sedi Asppi, o nei banchetti in preparazione nelle piazze e nei mercati dovranno sottoscrivere una petizione su sei punti specifici:
la Local Tax non deve essere l’occasione per aumentare le aliquote di IMU e TASI che invece andrebbero progressivamente diminuite;
occorrerebbe definire nazionalmente e non localmente le esenzioni e le detrazioni per la Local Tax (IMU e TASI);
definire nazionalmente anche le aliquote degli immobili affittati e ridurre al massimo le aliquote per gli alloggi affittati a canone calmierato;
da eliminare l’IRPEF per gli immobili non affittati e che quindi non producono reddito;
portare al 30% le deduzioni per gli immobili affittati come compenso alle manutenzioni ordinarie;
prevedere la Cedolare secca anche per gli affitti diversi dall’abitativo.
Dalla sede provinciale di viale Galilei fanno sapere che anche nelle sedi di Ravenna, Faenza e Lugo sono disponibili i moduli per la raccolta delle firme e invitano i cittadini a sottoscrivere l’appello che verrà consegnato al Governo a metà ottobre. «Intanto l’onorevole Alfredo Zagattti, presidente nazionale di Asppi, è al lavoro perché le richieste di Asppi vengano prese in considerazione e la piccola proprietà sia finalmente tutelata», informa Piraccini.
«Non siamo abituati a lamentarci – assicura il presidente provinciale – ma la pressione sulla casa è veramente troppo alta e spesso avere una casa o un negozio è diventato un peso». La crisi che ha prodotto disoccupazione e mancanza di reddito è stata aggravata dall’aumento della tassazione. «Oggi investire sul mattone non è certamente un buon affare – sostengono in Asppi – ma vogliamo che ritorni ad esserlo».
Per questo da viale Galilei si sollecitano le Amministrazioni per un rilancio dell’edilizia che, da sempre, è il cuore dell’economia. «E’ vero che c’è dell’invenduto – conferma Piraccini – ma c’è anche tanto da ristrutturare e da rendere energeticamente valido. Ed è proprio in quella direzione che bisogna spingere con incentivi e provvedimenti».