La rappresentante dei lavoratori di Ap nel comitato portuale critica
le posizioni di sfiducia degli entli locali contro Di Marco
Le vicende ormai sono note. Da mesi si è alla ricerca della definitiva approvazione del progetto. Nell’ultimo comitato Di Marco ha illustrato la revisione del piano chiedendo un voto entro due-tre settimane. Secondo le istituzioni locali – in particolare Comune, Provincia, Camera di Commercio e Regione che indicarono l’abruzzese alla guida di via Antico Squero nel 2012 – non è tollerabile l’imposizione di un ultimatum ed è nato quindi un forte dissenso.
«La condivisione delle idee sembra esserci solo quando specifici interessi di pochi vengono rispettati – scrive Stanghellini –. Mi preoccupa che i rappresentanti delle nostre istituzioni abbiano in spregio quelle soluzioni che dovrebbero cercare di sviluppare le potenzialità sopite del porto».
La lettera firmata congiuntamente da Fabrizio Matteucci (sindaco di Ravenna), Natalino Gigante (presidente della Camera di commercio), Claudio Casadio (presidente della Provincia), Gianni Bessi (consigliere regionale Pd) rende noto che il Comune darà vita a un ciclo di incontri con il tavolo dell’imprenditoria e con le comunità locali interessate. E Stanghellini si chiede se il Comune si muoverebbe come azionista di Sapir o come istituzione.