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    Categoria: economia

«Licenziata perché sindacalista» Azione legale di Cgil contro Agrintesa

La Flai sostiene che si tratti di rappresaglia perché la donna si candida
alle elezioni Rsu. L’azienda parla di indisponibilità della lavoratrice

«Licenziata per rappresaglia perché intende candidarsi nuovamente per le prossime elezione per il rinnovo della Rappresentanza sindacale unitaria». Questa sarebbe, secondo la Flai-Cgil di Ravenna, la vera motivazione all’origine dell’interruzione del rapporto di lavoro deciso dalla cooperativa Agrintesa di Faenza per una lavoratrice componente Rsu dal 2006. Il sindacato ha quindi presentato ricorso contro la coop per condotta antisindacale.

«Siamo di fronte a un licenziamento discriminatorio – commenta il segretario provinciale della Flai-Cgil, Raffaele Vicidomini -. Reputiamo il licenziamento illegittimo e immotivato per cui ci siamo rivolti alle vie legali per tutelare, innanzitutto, la lavoratrice e tutti i lavoratori che intendono esercitare attività sindacale senza che questi subiscano ritorsioni o discriminazioni». Secondo quanto scrive la Cgil in una nota inviata alla stampa il licenziamento della donna sarebbe solo l’ultimo di una serie di atti persecutori perpetrati ai suoi danni fin dalla sua prima elezione nella Rsu.

E Agrintesa? L’azienda motiva il licenziamento per l’indisponibilità della lavoratrice, legata da un rapporto di avventiziato agricolo, a effettuare alcune giornate di lavoro. «L’impossibilità a recarsi al lavoro, dovuta tra l’altro a una delicata situazione familiare, era stata ampiamente giustificata». La vicenda presenta ulteriori elementi: «Non può essere solo una coincidenza il fatto che il giorno in cui la donna si è recata al lavoro, Agrintesa le ha contestato di non avere svolto correttamente il suo compito e per questo è stata sospesa in via cautelare e poi licenziata in tronco».