La replica alle accuse della Lega per il destino dell’azienda trasporti
«Ricollocati 130 addetti e ammortizzatori sociali per gli altri 30»
«Le difficoltà del gruppo Ctf – si legge ancora nella nota scritta diffusa da Legacoop – sono strettamente connesse alla crisi generale che ha colpito il settore delle costruzioni, la movimentazione terra, le cave e i trasporti nel complesso. Inoltre, gli effetti a catena generati da fallimenti di altre imprese, hanno generato una massa difficilmente sostenibile di crediti inesigibili. Infine, le difficoltà si sono moltiplicate per l’eccessiva frammentazione delle partecipazioni societarie del gruppo e da interventi gestionali non sufficientemente efficaci, come è spesso accaduto in situazioni simili, rispetto alla portata della crisi».
Legacoop Romagna non ci sta a incassare le accuse del Carroccio e respinge tutto sostendo di aver «esercitato il suo ruolo di associazione d’impresa attraverso l’attivazione di tutti i servizi consulenziali e finanziari di cui dispone». Manovre non prive di risultanti: «Anche se non hanno dato l’esito sperato per la salvezza dell’intero gruppo, hanno consentito di trovare soluzioni di continuità produttiva per una parte importante delle società collegate e partecipate, di sviluppo di rami di azienda e di rioccupare la maggior parte di soci e dipendenti in altre aziende soprattutto del movimento cooperativo. Attraverso affitti e cessioni di beni, servizi e rami d’azienda, sono stati ricollocati circa 130 addetti mentre a oggi per i 30 che non hanno ancora trovato una collocazione lavorativai licenziat sono attivi gli ammortizzatori sociali da 12 a 24 mesi».