In primo grado la sentenza era stata di due anni in più I fatti risalgono tra il 2010 e il 2014. Il 52enne è ai domiciliari
L’indagine condotta dalla squadra mobile di Ravenna era partita un paio di mesi prima dell’arresto avvenuto ad aprile 2014, dalla denuncia di un genitore di un bambino della località rivierasca che aveva confessato al padre di aver dato le credenziali di accesso al proprio profilo Facebook al prete che lo aveva poi utilizzato per rilanciare la propria immagine dopo un volo nel canale del paese con il suo suv Bmw nuovo da 35 mila euro e un tasso alcolemico di quasi quattro volte i limiti.
Desio oggi è ai domiciliari in Umbria e da lì avrebbe creato un nuovo profilo su Facebook pubblicando alcune sue foto e avviando alcuni contatti con altri utenti che l’avrebbero riconosciuto. La circostanza emerge dalle pagine di Resto del Carlino e Corriere Romagna.