Le quattro giornate del rusco

Tra il 10 e il 14 maggio il Tar e Hera decideranno il destino dell’appalto
Resterà Ambiente 2.0 o il servizio tornerà nella mani di Ciclat?

Il caos nella raccolta dei rifiuti che ha travolto la provincia di Ravenna a un mese dalle elezioni nel comune capoluogo, con cassonetti e campane della differenziata rimasti pieni per giorni e accumuli di immondizia a bordo strada per problematiche nel servizio dopo il cambio di fornitore scelto da Hera con un bando pubblico, avrà una svolta nei quattro giorni tra domani e sabato.

A Bologna il 10 maggio è in calendario l’udienza al tribunale amministrativo regionale cui ha fatto ricorso il raggruppamento di imprese capeggiato dalla ravennate Ciclat, uscito sconfitto dalla gara andata al consorzio Ambiente 2.0 del gruppo Biancamano: la cooperativa ravennate chiede l’affidamento dell’appalto dopo l’annullamento dell’assegnazione decisa dalla multiutility e ritenuta illegittima perché non si sarebbero tenuti in dovuta considerazione i presunti errori professionali che costellano il passato delle società riunite in Ambiente 2.0 (per maggiori info sul ricorso vedi tra i correlati). La decisione del Tar potrebbe arrivare il giorno stesso: nei giorni scorsi si era ipotizzato uno slittamento dovuto al ricorso aggiuntivo presentato da Ciclat su una mossa tentata da Hera ma gli ultimi sviluppi delle parti in causa lasciano spazio alla possibilità di una sentenza.

Per il 14 maggio invece dovrà pronunciarsi Hera che a fronte dei palesi disservizi sotto gli occhi di tutti ha avviato la procedura di contestazione che potrebbe concludersi con la rescissione del contratto. Come previsto dal codice degli appalti è stata inviata l’intimazione a sanare le mancanze: Hera dovrà valutare l’effettiva risoluzione e decidere quindi se ritenerla soddisfacente o meno, applicando eventuali penali. Queste ultime potranno essere richieste anche qualora il Tar dovesse aver già deciso a favore di Ciclat quattro giorni prima. Nel caso in cui invece il Tar si esprimesse per Ambiente 2.0, Hera potrebbe rescindere il contratto e la legge a quel punto prevede che venga consultato il secondo classificato in graduatoria che potrà accettare se subentrare ma dovrebbe farlo alle condizioni previste dal vincitore (in parole povere applicando il ribasso del 14 percento con cui Ambiente 2.0 ha battuto Ciclat).

Intanto Hera ha già preso una decisione nei giorni scorsi: il servizio di pulizia spiagge da Casalborsetti a Lido di Savio resterà al gruppo Ciclat con una proroga fino al 30 settembre, dopo che Ambiente 2.0 avrebbe riconosciuto di avere delle problematiche per poterlo svolgere, dovute anche alla mancanza di mezzi idonei che i vecchi operatori hanno deciso di non vendere ai nuovi concorrenti.

Per quanto riguarda la situazione sul territorio, continuano a giungere segnalazioni di ritardi e disservizi da zone della provincia: Hera ha più volte ribadito di aver inviato suoi mezzi per dar manforte alla flotta di Ambiente 2.0 e si sta intervenendo più tempestivamente possibile.

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