Da settembre San Vitale chiusa sei mesi per lavori tra Russi e Bagnacavallo

Adeguamento sismico del ponte dell’Albergone. E il semestre successivo la stessa provinciale 253 sarà interrotta tra Lugo e Bagnacavallo

Per almeno sei mesi a partire dalla prima decade di settembre la strada provinciale 253R San Vitale sarà interrotta al traffico in prossimità del ponte dell’Albergone sul fiume Lamone, tra Bagnacavallo e Russi nei pressi di Traversara, per consentire i lavori di adeguamento statico, sismico e funzionale che riguarderanno il ponte. Una volta terminato quel cantiere l’impresa Pinciara che si è aggiudicata l’appalto svolgerà gli stessi interventi sul ponte della Chiusa e per almeno altri sei mesi si procederà alla chiusura della stessa 253R San Vitale nel tratto in prossimità del fiume senio tra Bagnacavallo e Lugo. La scelta della chiusura totale al traffico è stata presa per privilegiare sia la rapidità di esecuzione sia la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza: deviazioni su itinerari alternativi saranno preventivamente individuati, comunicati alla popolazione e segnalati sul posto. L’importo complessivo dei lavori è 1,7 milioni di euro finanziato dalla Regione.

Questi, più nel dettaglio, gli interventi. Sul ponte dell’Albergone si interverrà procedendo al rinforzo della soletta d’impalcato e delle strutture di elevazione, al ripristino e rinforzo di tutte le strutture ammalorate, alla installazione di nuovi giunti e di nuovi appoggi. Sul ponte della Chiusa si interverrà procedendo al completo rifacimento dell’impalcato, all’allargamento dello stesso con formazione di due percorsi protetti destinati all’utenza debole, al rinforzo delle strutture di elevazione e di quelle di fondazione. I percorsi protetti risulteranno complementari alla realizzazione della pista ciclabile Lugo-Bagnacavallo dell’importo di 300mila euro che il Comune di Lugo ha inserito nei propri strumenti di pianificazione e potranno consentire, una volta realizzati, il collegamento ciclabile fra la città Lugo e la città di Bagnacavallo.

«Con questi due interventi, altamente specialistici e specificatamente mirati all’adeguamento prestazionale di due rilevanti opere d’arte realizzate nel secondo dopo guerra ed ad oggi sensibilmente degradate – si legge nel comunicato diffuso dalla Provincia – si persegue l’obiettivo di innalzarne la vita utile e renderle adeguate alla vigenti normative in materia di strutture e stradale, con particolare riferimento ai carichi previsti per i ponti di prima categoria ed alle azioni sismiche».

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