lunedì
15 Settembre 2025
la polemica

«Escavo fondali: in maggio De Pascale promise progetto definitivo entro l’anno»

Bucci (La Pigna) attacca sul porto: «Resteranno i conflitti di interessiEd è da irresponsabili rinunciare ai 200 milioni trovati da Di Marco»

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«Se verrò eletto sindaco, entro l’anno il progetto definitivo per l’escavo dei fondali». Lo dichiarò Michele De Pascale in campagna elettorale lo scorso maggio, in un incontro con Debora Serracchiani. Ora che De Pascale sindaco lo è diventato davvero, quella dichiarazione viene utilizzata da uno dei suoi ex sfidanti, Maurizio Bucci della lista civica La Pigna, per attaccarlo sul tema del porto, dopo il consiglio comunale straordinario sul tema di qualche giorno fa.

«Come immaginavamo – attacca Bucci – il sindaco ha gettato la maschera ed evidenziato le strategie ed interessi del Pd nel porto di Ravenna. Rimarranno i conflitti d’interesse presenti tra Sapir ed Autorità Portuale legati al doppio ruolo del Comune: imprenditore-azionista da un lato e membro del Comitato Portuale dell’Autorità Portuale dall’altro». Bucci sottolinea poi che non è stato fatto alcun accenno appunto allo scavo dei fondali. «Se De Pascale avesse voluto, da giugno a oggi – continua Bucci – in qualità di membro del Comitato Portuale, anche durante la fase commissariale, avrebbe potuto impegnarsi per l’approvazione del progetto definitivo. In realtà in questi mesi, sta seguendo le orme del suo predecessore Matteucci: prodigo nel presenziare inaugurazioni e convegni, anziché privilegiare l’azione amministrativa a cui è chiamato».

Quanto allo svuotamento delle casse di colmata «capiamo l’imbarazzo del sindaco nel doverle svuotare – continua il consigliere comunale della Pigna –; è Presidente della Provincia di Ravenna che ha la competenza nel rilascio delle autorizzazioni ampiamente scadute, è sindaco di Ravenna che tra i poteri ha anche l’obbligo di emanare l’ordinanza di sgombero dei materiali presenti nelle casse di colmata prive di autorizzazioni in quanto scadute da tempo e quindi classificabili come discariche abusive. Ma in qualità di Presidente della Provincia e di sindaco del Comune di Ravenna è azionista di maggioranza di Ravenna Holding, primo azionista di Sapir, proprietaria delle casse di colmata da svuotare. Come fa a ordinare alla società di cui è primo azionista di svuotare le casse di colmata e far affrontare i costi direttamente alla stessa? Le casse di colmata sono state dissequestrate dalla magistratura ravennate e il procedimento penale non impedisce quindi il loro svuotamento».

«Infine – termina Bucci – nessun accenno in merito agli oltre 200 milioni di euro che il precedente presidente di Ap, Galliano Di Marco, aveva trovato per il suo progetto che prevedeva espropri ed escavi. In un momento di grandissima crisi economica che stanno vivendo il Paese e la nostra città rinunciare a tali investimenti è un atto di grande irresponsabilità».

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