Non solo i dragaggi tra i temi da affrontare nel nuovo corso di via Antico Squero guidato dal presidente Daniele Rossi
Ma il manager è fresco di nomina solo formalmente: la politica infatti lo aveva scelto da tempo e lui ha potuto arrivare alla prima uscita forte di una solida sintonia con il sindaco (non è sfuggito che Michele de Pascale tre giorni prima in consiglio comunale avesse già abbozzato la stessa linea: calcoliamo quanto fango possiamo ammucchiare e scaviamo quel volume) e tracciare subito la rotta per marcare la distanza dai dieci mesi di letargo commissariale, dal caos finale dell’era Di Marco e rassicurare gli animi.
Non si pensi però che i fondali siano l’unica patata bollente per Rossi. Tra i dossier impilati sulla scrivania c’è di certo quello di Marinara. Il porto turistico continua a inseguire un decollo che non ha mai conosciuto. Lo scenario odierno fatto di poche vetrine accese non è certo quello immaginato da costruttori e promotori un decennio fa.
Poi le crociere. Quanta fiducia c’è nel terminal passeggeri di Porto Corsini? I crocieristi sono ancora un business su cui puntare per dare una mano al turismo ravennate? (Ironia della sorte, nel cda della società di gestione del terminal ci sarà Galliano Di Marco. Sì, l’ex presidente cacciato da Ravenna: ora è direttore di Vtp, la società che gestisce il terminal crociere di Venezia e che ha una partecipazione a Ravenna).
Ci sono poi altre questioni secondarie ma comunque delicate, come ad esempio il caso Fabbrica Vecchia (vedi articolo correlato). E non si può pensare che possa ignorare la partita dello scorporo di Sapir, visto quanto il terminalista pubblico ha pesato nell’esonero di Di Marco.
Insomma l’agenda è fitta. Di questi temi avremmo parlato con Rossi in una intervista. Ma il presidente, finora concentrato sull’urgenza dei fondali, ha chiesto alcune settimane di tempo per prendere confidenza con la stanza dei bottoni. A gennaio andremo a bussare di nuovo alla porta del suo ufficio.