I sindacati: «Trasporto sangue nel caos con Copura, sciopero il 6 febbraio»

Cgil, Cisl e Uil: «La coop ha vinto il bando Ausl con un ribasso del 37 percento e spalma le ore su altri suoi lavoratori, non è lecito»

Mansioni e impegni per i lavoratori non sono cambiate ma la ditta che è subentrata nell’appalto pubblico ha assunto il personale in servizio riducendo il monte ore settimanali da 40 a 27 e puntando a far svolgere le ore mancanti ai dipendenti già in forza ma assegnati ad altri incarichi, una condotta non permessa dal codice sugli appalti. È la denuncia dei sindacati Cgil, Cisl e Uil a proposito del bando Ausl da 1,2 milioni vinto da Copura per il trasporto sangue a servizio degli ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo. Le tre sigle di categoria (Filcams, Fisascat e Uiltrasporti) hanno proclamato una giornata di di sciopero per il 6 febbraio con manifestazione dalle 9 alle 13 in via Missiroli davanti all’ingresso del Santa Maria delle Croci.

«Copura ha appena cominciato a svolgere il servizio e la situazione è nel caos. Ci arrivano segnalazioni di problemi seri», dicono in coro i funzionari sindacali Sokol Palushaj (Cgil), Roberto Billi (Uil) e Laura Chiarini (Cisl). Che poi entrano nel merito della questione mettendo in fila i numeri: «Due anni fa la ditta Plurima si aggiudicò questo stesso bando per due milioni di euro. Oggi invece la base d’asta era di 1,2 milioni: Plurima ha presentato un ribasso del 31 percento mentre Copura del 37 percento». L’appalto è andato assegnato quindi per circa 800mila euro (Plurima ha fatto ricorso al Tar). La legge e le clausole del capitolato di gara prevedevano la conservazione dei posti di lavoro: «Dei ventuno dipendenti in attività ne sono assorbiti diciotto ai quali è stata fatta un’offerta unilaterale senza margine di trattativa che consiste in una riduzione delle ore e quindi delle retribuzioni che arriva fino al 40 percento. I contratti di quarto e quinto livello sono stati trasformati in terzo». Con una proposta: «Li hanno assunti con un contratto del settore multiservizi nonostante il bando facesse esplicito riferimento alla categoria trasporto e logistica così possono proporre ai lavoratori di svolgere altre mansioni nei cantieri della coop per ridurre il divario di ore rispetto al lavoro con Plurima». Copura infatti vanta più di un appalto con l’azienda sanitaria: i sindacati parlano di circa 400 lavoratori della coop ravennate impiegati nei tre ospedali, dallo spazzamento al trasporto barelle.

I sindacalisti tratteggiano la strategia di Copura con cui ha potuto presentare un ribasso d’asta enorme: «Intanto va detto che circa il 30 percento del lavoro è in subappalto al Consar dimostrando che non erano pronti per operare. E in questo momento i lavoratori stanno operando affiancati da altri dipendenti Copura per formarli e sono necessarie molte ore di straordinario per garantire il servizio. Se prima servivano venti dipendenti a 40 ore, ora puntano a far lavorare meno i nuovi assunti scaricando le ore mancanti sui vecchi dipendenti. Non è questo il modo di vincere gli appalti con correttezza».

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