Anche Ferrara entra nella card turistica della Romagna. Ecco la tessera del 2017

Quest’anno costa 3 euro in più a fronte però di 6 nuovi siti a ingresso gratuito. Garantisce un risparmio calcolato di circa 260 euro

È in vendita da questi giorni anche a Ravenna la Romagna Visit Card 2017, la card turistica che mette a disposizione l’ingresso gratuito in 54 beni delle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e, da quest’anno, anche Ferrara, oltre a sconti ed agevolazioni in una sessantina di altri siti; il tutto al costo di 17 euro (3 euro in più rispetto al 2016 a fronte anche di 6 ingressi gratuiti in più), garantendo un risparmio pari a 260 euro (rispetto all’acquisto dei corrispondenti biglietti a prezzo intero di tutti i siti culturali convenzionati).

L’offerta integrata a disposizione di visitatori e residenti spazia come sempre tra cultura, benessere, accoglienza, divertimento, altre agevolazioni e omaggi, tutto in un unico strumento sia in formato digitale, da portare sempre con sé sul proprio smartphone, oppure nella tradizionale forma cartacea (acquistabile in oltre 70 punti vendita).

«Il principale valore aggiunto della Romagna Visit Card – commentano gli assessori del Comune di Ravenna alla Cultura Elsa Signorino e al Turismo Giacomo Costantini – è proprio quello di riuscire a creare un circuito fra territori, in grado di offrire ai visitatori una proposta ampia nella quale le singole realtà traggono beneficio a livello promozionale le une dalle altre, nell’ottica di una valorizzazione diffusa e condivisa che è alla base della nuova Destinazione Romagna. Il nostro auspicio è che gli operatori turistici sappiano cogliere questa opportunità, promuovendo la Romagna Visit Card presso i loro ospiti e clienti. Ci fa inoltre molto piacere che la nuova edizione della Card proponga un ventaglio ancora più ampio dei luoghi ai quali si può accedere direttamente attraverso di essa, che comprende quest’anno anche il nostro Museo d’Arte della Città».

Tra le novità anche il Museo delle Marionette di Ravenna, anch’esso entrato a far parte del circuito dei beni gratuiti, e nel Ferrarese la Casa Museo Remo Brindisi (Lido di Spina) e il Museo Delta Antico e Manifattura dei Marinati (Comacchio).

Insieme a questi, tra gli ingressi gratuiti sono confermati molti luoghi unici al mondo, alcuni dei quali patrimonio dell’Unesco, come i ravennati Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico e Domus dei Tappeti di Pietra, ma anche la Fortezza di San Leo (Rimini), la mostra “Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia” ai Musei San Domenico (Forlì), il Planetario del Parco delle Foreste Casentinesi (Stia) e l’Ecomuseo di Ridracoli (Bagno di Romagna), la Biblioteca Malatestiana (Cesena) ed il Museo della Marineria (Cesenatico).

Nel circuito degli oltre 60 beni per cui sono previste agevolazioni, figurano oggi anche l’Abbazia di Pomposa, il Museo Archeologico e quello Casa Romei di Ferrara, oltre alle escursioni in barca nelle Valli di Comacchio. Completano la vasta gamma di attrazioni da visitare (c’è tempo fino al 6 gennaio 2018) l’Antico Porto di Classe (Ravenna), la Casa delle Farfalle (Milano Marittima), insieme ad eventi culturali (Ravenna Festival e spettacoli in cartellone nei principali teatri romagnoli come “Alighieri” di Ravenna e “Diego Fabbri” di Forlì), parchi di divertimento (da Aquafan all’Indiana Park, da CerviAvventura all’Acquario di Cattolica) e stabilimenti termali (Cervia e Riolo Terme, ma anche Bagno di Romagna, Castrocaro, Fratta Terme, Riccione e Rimini).

Al sesto anno di vita, la Card romagnola (nata già nel 2010 come Card turistica della provincia di Ravenna) è diventata anche uno strumento utile per comprendere l’attrattività turistica del nostro territorio, come dimostrano i dati relativi agli interessi e alle abitudini degli utilizzatori. Se lo scorso anno sono stati oltre 11.000 gli accessi registrati con la Card nei monumenti delle tre province, il 74% ha interessato proprio la provincia di Ravenna, con la Domus dei Tappeti di Pietra, la Basilica di S. Apollinare in Classe ed il Mausoleo di Teodorico che si sono rivelati i siti più visitati in tutta l’area romagnola, dietro solo alla Mostra di Piero della Francesca (Musei San Domenico di Forlì), che ha fatto “la parte del leone” nel 2016.

Tutte le informazioni sulla Romagna Visit Card, incluso l’elenco sempre aggiornato dei siti turistici e le principali informazioni di accesso, su www.romagnavisitcard.it.

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