La Cgil attacca la coop: «Ha fatto fallire il confronto in Regione»
Attualmente la cooperativa, in concordato misto omologato a giugno del 2016, occupa 207 lavoratori, numero notevolmente ridotto dopo la fuoriuscita per dimissioni o adesione alla mobilità volontaria di una trentina di lavoratori solo negli ultimi 4 mesi.
«La decisione della cooperativa per come è arrivata e per la voluta assenza di un confronto preventivo rende quasi impossibile la discussione che dovremo affrontare sulla mobilità – dichiara Davide Conti, segretario provinciale della Fillea Cgil -; inoltre come organizzazioni sindacali, in maniera unitaria, abbiamo stabilito che non si possono sottoscrivere accordi di mobilità, a esclusione di quelli che prevedono la volontarietà di adesione del singolo lavoratore, quando esiste ancora la possibilità di richiede ammortizzatori sociali. In questo caso la cooperativa ha ancora la disponibilità di cassa integrazione straordinaria per più di un anno. Altra questione che andrà approfondita è quanto la decisione sia stata realmente discussa tra gli organi sociali dato che da tempo non si convocano assemblee dei soci, gli stessi che dovrebbero decidere il proprio licenziamento».
I prossimi giorni, con il primo incontro tra le parti, saranno decisivi per definire le iniziative che le organizzazioni sindacali intraprenderanno dopo aver discusso con i lavoratori.