venerdì
22 Agosto 2025
Agricoltura

I tecnici della Regione al lavoro per quantificare i danni della grandine

L'Emilia-Romagna potrebbe concedere sgravi fiscali, più difficile l'accesso al Fondo di solidarietà che scatta solo in caso di eventi non assicurabili. Il Pd: «Si valuti lo stato di calamità»

Condividi

Dopo le stime di Coldiretti, ora tocca ai tecnici della Regione quantificare esattamente i danni della grandinata di Pasqua che ha colpito la Romagna. Secondo l’associazione degli agricoltori, il maltempo tra il 16 e il 17 aprile ha causato danni al 40 percento delle produzioni, soprattutto su frutteti e vigneti, campi di grano, cipolle ed erba medica. Secondo quanto spiega la Regione, l’obiettivo è arrivare al più presto ad una esatta quantificazione delle perdite subite dagli agricoltori, per verificare la possibilità di un intervento contributivo per il ristoro dei danni. Ma – precisano i tecnici – l’intervento del Fondo di solidarietà scatta solo in caso di eventi calamitosi non assicurabili. Sono assicurabili, e quindi non coperti dal Fondo, i danni causati alle colture e alle strutture aziendali da grandine, vento forte ed eccesso di pioggia.

L’intervento del Fondo, tra l’altro, è previsto soltanto quando il danno provocato dalla calamità supera il 30 percento della produzione lorda vendibile (Plv) del triennio precedente o del quinquennio precedente, con esclusione in questa seconda ipotesi delle due annualità che hanno fatto registrare la Plv più alta e più bassa. In ogni caso, le aziende agricole potrebbero accedere ad altri sgravi, come il trattamento di integrazione salariale e gli sgravi di tipo fiscale.

La politica intanto si muove. Il Pd, con un’interrogazione rivolta alla giunta e firmata anche dai consiglieri ravennati Gianni Bessi e Mirco Bagnari, chiede alla Regione di verificare  «se ci siano le condizioni per la richiesta dello stato di calamità» e quindi un intervento anche da parte dello Stato. Chiede azioni «veloci e concrete» anche la Lega Nord, con il consigliere regionale faentino Andrea Liverani.

Condividi
CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Le sette porte storiche di Ravenna come “accessi turistici privilegiati”

Lo studio Denara tra i vincitrici di un concorso internazionale promosso dalla Uia

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi