La Cna calcola il “free tax day” dei principali comuni ravennati. Il migliore è Faenza che ha una pressione fiscale totale del 56,4 percento
Il presidente Cna di Ravenna, Pierpaolo Burioli, sostiene che «la pressione fiscale in Italia è troppo elevata, qualunque dato si prenda. Ma il problema vero risiede piuttosto nella iniqua distribuzione del carico, che si distingue in modo radicale secondo la natura del reddito e svantaggia le imprese, in particolare le piccole imprese personali».
Il direttore della Cna, Massimo Mazzavillani, evidenzia che tra il 2014 e il 2015 la tassazione locale scende di ben 10,4 punti percentuali ma, di contro, la tassazione erariale aumenta di 4,6 punti. La tendenza permane anche con riferimento alle proiezioni sul 2017, dove la tassazione erariale aumenta di 0,3 punti rispetto al 2016 (41,7%), mentre la tassazione locale resta stabile (19,5%). «Voglio tuttavia sottolineare che un terzo della tassazione deriva da imposte locali: la leva fiscale locale diventa pertanto strategica se vogliamo ridurre il prelievo sulle imprese».
«Infine – conclude Mazzavillani – una considerazione sulla Tari: nonostante i risultati recentemente ottenuti in tema di sgravi tariffari per alcune categorie imprenditoriali e per gli immobili non a uso abitativo vuoti e inutilizzati: la nostra richiesta è di ritornare alle tariffe commisurate alle effettive produzioni di rifiuti».