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Attacco hacker, caos al porto: computer infettati, chiesto il riscatto per i dati

Sapir e Tcr tra gli operatori colpiti dal virus ransomware Petya. Probabile trasmissione dal colosso dei trasporti Moller-Maersk

Il porto di Ravenna

I sistemi informatici di diversi operatori al porto di Ravenna sono stati colpiti dall’attacco hacker che in queste ore si sta diffondendo in diverse nazioni nel mondo. Secondo quanto si apprende dalle principali testate nazionali si tratterebbe del virus Petya, tipologia di virus chiamata ransomware: i dati delle reti informatiche infettate vengono bloccati con finalità di estorsione perchè per rientrare in possesso delle proprie informazioni viene chiesto un riscatto agli utenti. Al momento tra i soggetti alle prese con l’attacco risultano Sapir e Tcr. È probabile che il virus sia arrivato a Ravenna dopo aver colpito il colosso dei trasporti marittimi Moller-Maersk. «Stiamo affrontando la problematica – spiega l’avvocato Riccardo Sabadini, presidente di Sapir– per arrivare alla soluzione. Per fortuna l’operatività dell’azienda non si svolge solo tramite computer». L’attacco sta però creando rallentamenti e intoppi nelle operazioni logistiche.