I consiglieri regionali sostengono la proposta dei Consori di bonifica che chiede una nuova legge “Ravenna” sul modello di quella che nel 1980 intervenne per limitare i danni dovuti al fenomeno
«Nell’ampia area tra Ravenna, Ferrara e Rovigo, l’abbassamento del suolo è dovuto sia a cause naturali, sia ad altre legate all’intervento umano. Nel 1980, la legge 845 fortemente voluta da Benigno Zaccagnini, intervenne proprio per limitare i danni dovuti alla subsidenza – richiamano i consiglieri – La ‘legge Ravenna’, particolarmente innovativa per quanto riguarda la capacità che ha avuto di favorire la collaborazione tra enti e istituzioni di diverso livello e competenza territoriale, introduceva da un lato regole per limitare l’abbassamento del suolo dall’altro e un sistema di finanziamenti finalizzato a realizzare interventi organici per la difesa e risanamento del territorio».
Spiegano i consiglieri: «Le risorse con gli anni sono venute meno. Il fenomeno della subsidenza invece non si è arrestato. Oggi non siamo ancora in una situazione di emergenza, ma agire per evitare di finirci è lungimirante sia sul piano ambientale, sia su quello economico. La difesa del suolo è un investimento per il futuro e diventa un costo solo quando non si fa adeguata prevenzione. Lo strumento normativo per agire c’è già, auspichiamo che si attivi anche la leva dei finanziamenti».