Accordo tra i porti di Ravenna, Venezia e Trieste per il trasporto intermodale

I tre scali nel 2016 hanno movimentato oltre cento milioni di tonnellate di merci. Ora la firma su un documento che vuole promuovere gli scambi tra acqua e ferro

Firma Accordo VeneziaDare priorità a tutte le opere in grado di sostenere l’aumento della domanda sulla rete ferroviaria, sui porti e sui nodi intermodali lungo le principali direttici europee che le attraversano con una visione internazionale.
 È il contenuto centrale di un accordo firmato ieri, 26 ottobre, dai porti di Ravenna, Venezia e Trieste (che nel 2016 in totale hanno movimentato oltre cento milioni di tonnellate di merci) in occasione degli Stati Generale della logistica del nord-est in corso nel capoluogo veneto.

Alla firma dell’intesa con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, ha partecipato l’assessore ai trasporti Raffaele Donini per la Regione Emilia-Romagna, i presidenti del Veneto Luca Zaia e del Friuli Venezia-Giulia Debora Serracchiani, le tre Autorità portuali tra cui il presidente ravennate Daniele Rossi e il presidente degli Interporti riuniti. «Lavorare assieme aumenta il valore dell’intero sistema. Questo il senso di una cabina di regia per lo sviluppo delle infrastrutture merci – ha commentato Donini – anche per sviluppare, ciascuno secondo la propria specializzazione, strategie far crescere ciascuno di questi hub».

Il porto di Ravenna è il terminale meridionale del corridoio Baltico-Adriatico, primo dei dieci assi prioritari del sistema di reti transeuropee dei trasporti, e del corridoio Mediterraneo delle reti Ten-T, ed è tra i 14 “core-port” europei (strategici a livello comunitario). Nel 2016 sono state movimentati 27 milioni di tonnellate di merci, a Venezia 25, a Trieste 59.

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