Accordo sulla logistica: nasce il cluster regionale, il porto snodo principale

Firmato un protocollo in Regione. Investimenti in Emilia-Romagna di 700 milioni. Lo scopo è migliorare il trasporto merci ferroviario

2120 Navi Al PortoUn importante accordo di sistema è stato firmato in Regione. Il documento mette a sistema gli snodi ferroviari principali e gli hub logistici principali e ha come porta di ingresso e uscita principale, almeno per quanto riguarda le merci via mare, il porto di Ravenna. A firmarlo, per lo scalo romagnolo, c’era il presidente dell’Autorità portuale Daniele Rossi. Con lui – oltre ai vertici della Regione – i responsabili dei principali hub regionali.

Con l’intesa nasce il Cluster intermodale regionale dell’Emilia-Romagna che mira allo sviluppo di trasporti a basso impatto ambientale, all’aumento del traffico di merci da gomma a ferro, alla crescita di nuovi servizi per valorizzare il complesso dei punti intermodali del territorio e aumentare così la competitività dell’economia dell’Emilia-Romagna e dell’intero Paese.

 

Accanto alla costituzione e promozione del “Cluster intermodale regionale” – il sistema delle piattaforme dell’Emilia-Romagna -, l’accordo prevede una collaborazione in vari settori. Si parte dal rafforzamento delle competenze con l’avvio di percorsi formativi multilivello sia per profili professionali tecnico-manageriali (Hub manager), specializzati in particolare nell’attrazione di traffici internazionali, sia di taglio più operativo, per formare figure tecniche specialistiche legate all’esercizio ferroviario (Terminal manager). Si passa per lo sviluppo di azioni di marketing e promozione di tutto il sistema in Europa fino a progetti per migliorare i servizi esistenti e l’accessibilità ferroviaria dei nodi intermodali. Un’ alleanza che già entro l’estate dovrà portare a risultati concreti. Gli investimenti complessivi programmati sono di 700 milioni di euro, dei quali 235 comprendono l’approfondimento dei fondali del Candiano e altri 21 il miglioramento del trasporto merci ferroviario.

Il cluster logistico e di intermodalità, nel complesso conta 10.131 imprese – 541 di queste sono insediate nei nodi firmatari dell’accordo – e 77.358 addetti, di cui 13.105 operanti nei nodi dei firmatari che rappresentano il 16% del totale. La quota intermodale (mare e ferro) è pari al 21% del totale del traffico regionale: i firmatari rappresentano la quasi totalità dell’intermodale movimentato. Nel 2016, il traffico ferroviario merci è cresciuto del 6,94% rispetto al 2015, fino a raggiungere circa 19,6 milioni di tonnellate. Nel 2017, le merci movimentate negli impianti regionali arrivano a 20,9 milioni di euro.

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