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Turismo, quattro province unite nella Destinazione Romagna. «Ma ora i collegamenti»

Presentata l’attività del soggetto pubblico che ha preso il posto di Province e Unioni di prodotto nel campo della promo-commercializzazione

Il sindaco di Rimini e presidente della Destinazione Romagna Andrea Gnassi (a sinistra) con l’assessore regionale al Turismo, il ravennate Andrea Corsini

“Romagna. Lo dici e sorridi”, è lo slogan che introduce il video sulla Destinazione Turistica Romagna proiettato in apertura dell’incontro svoltosi a Palazzo Rasponi, a Ravenna, per presentare le prime azioni poste in essere dal nuovo soggetto previsto dalla legge regionale sull’ordinamento turistico. Si tratta di un ente pubblico nato con l’obiettivo di sviluppare iniziative di promozione e valorizzazione dei territori e sostenere azioni promo-commerciali realizzate dagli operatori privati, assumendo di fatto le funzioni esercitate in passato dalle Province e dalle quattro Unioni di prodotto, ora abrogate.

Destinazione Turistica Romagna è formata dai territori di quattro province (Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) che nel 2017 hanno totalizzato circa 31 milioni di presenze turistiche e 6,9 milioni di arrivi all’anno. Da questo dato è partita l’analisi del presidente della destinazione e sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
«La nuova legge regionale – ha dichiarato Gnassi – ci consente oggi di mixare prodotti e destinazioni, turismo con territorio, immettendo, attraverso un modello nuovo di gestione turistica territoriale, nuova linfa all’innovazione del prodotto e alla promo-commercializzazione, all’integrazione tra pubblico e privato, elemento che continuerà ad essere l’asse portante della nostra programmazione. Occorre lavorare sui sistemi integrati di accoglienza, sul rinnovamento del prodotto, sul rilancio strutturale».

Alla base delle azioni della Destinazione – continua Gnassi – «c’è la volontà di passare dalla frammentazione all’integrazione di territorio e prodotto, creando una rete di servizi fra loro connessi di prodotti turistici trasversali e tematici. Obiettivi principali saranno la crescita del numero atteso di turisti e l’incremento dei flussi, il riposizionamento dei mercati, l’approccio a nuovi mercati, l’incremento del valore aggiunto delle attività economiche del territorio, l’incremento della notorietà della destinazione, la valorizzazione delle esperienze turistiche, dei prodotti turistici consolidati attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, la creazione di maggiore notorietà e visibilità sul web della destinazione, la creazione di un sentimento positivo verso le proposte turistiche della destinazione, il consolidamento dei prodotti turistici esistenti, la creazione e lo sviluppo di nuovi prodotti turistici trasversali e tematici, l’incremento dell’immagine della destinazione turistica come accessibile adatto a tutte le domande turistiche. I prodotti della destinazione dovranno essere fruibili e comunicati a tutti, divenendo strumento di inclusione e coesione territoriale, permettendo i collegamenti tra territori».

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha evidenziato anche l’importanza dei trasporti. «Oggi la mobilità e il trasporto delle persone dentro la destinazione e verso la destinazione – sono state le sue dichiarazioni –, e in particolare le connessioni con Bologna e con le linee di alta velocità che portano a Milano, Firenze, Roma e Venezia, sono l’elemento centrale per il successo di questa destinazione turistica. Dunque ora l’impegno di tutti, oltre che continuare a investire in promozione, deve essere quello di migliorare le connessioni dei trasporti».