I lavoratori incrociano le braccia il 29 maggio. Il 7 giugno in programma un secondo incontro con la direzione della società che gestisce l’interporto ferroviario
Lo sciopero di domani è il primo pacchetto di ore deciso dai lavoratori insieme alle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, riuniti in assemblea lo scorso 25 maggio. I sindacati auspicano che «le posizioni intransigenti da parte dell’azienda, tenute nell’incontro del 24 maggio, vengano modificate e si arrivi a una conclusione che salvi i posti di lavoro». Dopo il braccio di ferro del 24 maggio i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione con il blocco delle prestazioni straordinarie.
«Come un fulmine a ciel sereno – si legge nel comunicato dei sindacati – lo scorso 16 maggio l’azienda Lugo Terminal ha comunicato, tramite posta certificata, alle organizzazioni sindacali e alle Rsa aziendali, l’apertura delle procedure di mobilità, legge 223/91, per un numero significativo di dipendenti. L’azienda ha rifiutato le possibili soluzioni proposte dai sindacati per il mantenimento dell’intero organico ed evitare i licenziamenti. Nella riunione del 24 maggio abbiamo evidenziato la necessità di approfondire tematiche legate alla produzione e all’organizzazione del lavoro. Per tale motivo la riunione è stata aggiornata al prossimo 7 giugno. Si auspica anche un intervento dell’istituzioni di Lugo a sostegno della vertenza in atto».