Nell’ex area produttiva della storica ditta di serramenti è sorto un supermercato
Sono trascorsi tre anni dalla crisi: «La riorganizzazione evidentemente non ha dato i suoi frutti – scrivono i sindacati –, se l’azienda ha chiesto a Rsu e sindacati di ridurre i costi del lavoro, mediante lo stravolgimento della contrattazione aziendale. Il contratto aziendale della Cisa è scaduto alla fine del 2017 e gli incontri di trattativa che si sono susseguiti hanno delineato una volontà aziendale di peggiorare le condizioni economiche per i lavoratori. Quello che l’azienda propone ha una impostazione radicalmente diversa rispetto alla tradizione contrattuale in Cisa, che rende molto più difficilmente raggiungibili gli obiettivi presenti e che, con ogni probabilità, renderebbe completamente incerto una parte del loro stipendio, con un significativo calo del potere d’acquisto delle busta paga dei lavoratori dello stabilimento faentino».
Attualmente è in atto lo stato di agitazione con il blocco della flessibilità e la proclamazione di un pacchetto di ore di sciopero. I lavoratori di Cisa Allegion hanno scioperato «con una massiccia adesione» nelle giornate del 30 e del 31 maggio, per un totale di 8 ore: «Nel caso in cui l’azienda non torni al tavolo delle trattative, riaprendo una discussione su diversi presupposti, ci vedremo costretti a proseguire con tutte le iniziative sindacali, con la dovuta determinazione e convinzione».