Beaches Brew, il bilancio degli organizzatori: «Quasi 15mila persone al festival»

Si è chiusa un’edizione che ha visto un forte rinnovo del format e delle sonorità. Soddisfatto il direttore artistico Chris Angiolini

BB Gio 7 Francesca Sara Cauli

Un momento del festival (foto Francesca Sara Cauli)

Secondo gli organizzatori, il Beaches Brew che si è tenuto dal 4 all’8 giugno all’Hana Bi di Marina di Ravenna ha portato 15mila persone provenienti da 14 paesi del mondo (Italia, Austria, Svizzera, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Irlanda, Siria, Egitto, Russia e Stati Uniti).

La settima edizione «ha segnato ancora una volta il rinnovamento del format della manifestazione, attraverso l’apertura alla contaminazione delle sonorità più innovative provenienti dai quattro angoli del pianeta, confermando la sua vocazione di piattaforma aperta alle espressioni artistiche, senza confini politici, di razza, genere o inclinazione».

Un festival al contrario programmaticamente multietnico e con una percentuale di presenze femminili tra le più alte in assoluto del nostro paese (55/45 la proporzione tra artisti uomini e donne o band miste con una chiara impronta femminile), che ha visto oltre 50 artisti provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Etiopia, Egitto, Canada, Danimarca, Siria, Olanda, Italia dare vita sui due palchi del festival (il Roof Stage e il Beach Stage, il suggestivo palco principale, allestito ad hoc sulla riva del Mare Adriatico) a un’esperienza unica.

«Abbiamo voluto rischiare ancora una volta – spiega Chris Angiolini, direttore artistico del festival e di Bronson – non sapendo esattamente come il pubblico di Beaches Brew avrebbe accolto questa decisa evoluzione nel programma artistico. Alla fine possiamo dire che è andata esattamente come ce lo eravamo immaginati: un festival in cui artisti, staff e un pubblico numeroso ed entusiasta, rappresentano un unico in cui la musica e la libertà di espressione rimangono i veri protagonisti.

Quattro giornate intense, ma sempre all’insegna del clima rilassato e festoso che ci caratterizza, con una serie di performance (molte al femminile) di cui non ci si dimenticherà facilmente. Un festival nel quale il backstage rimane sempre vuoto, dove anche artisti e addetti ai lavori sono più interessati a condividere un’esperienza in un ambiente unico, piuttosto che isolarsi come troppo spesso accade: questo è il segreto del successo di Beaches Brew 2018». Si pensa già all’edizione 2019: le date  saranno rivelate nel corso delle prossime settimane sul sito beachesbrew.com

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