Asfalto e barriere anti rumore, il silenzio costa 10 milioni di euro

Il piano di zonizzazione acustica divide il comune di Ravenna in 26 aree: interventi per migliorare le situazioni attorno a ospedali e scuole. Installati anche velox per ridurre la velocità e quindi il caos

CantiereOltre dieci milioni di euro per il contenimento del rumore. Sono quelli previsti dal nuovo piano di zoizzazione acustica da poco pubblicato dal Comune e che nei prossimi mesi sarà oggetto di discussione.

Il piano individua 26 macro aree (16 urbane e 10 extraurbane) con diverse criticità, dovute soprattutto al traffico e alla presenza di luoghi sensibili (scuole e ospedali in primis) dove la quiete è un elemento necessario per lo svolgimento del servizio. Per mitigare il rumore, sono previsti vari interventi come l’installazione di barriere antirumore in corrispondenza di edifici sensibili. È quanto si farà in otto scuole della città: le elementari Rodari e Grande albero; gli asili Pavirani, Veliero, Lovatelli, Orsa Minore; le materne Airone e Imparo Giocando. In tre casi saranno invece sostituiti gli infissi: al liceo Classico, alla Montanari e alla Zignani.

Saranno 23 invece le strade trattate con asfalto antirumore. Tra queste tutte quelle più trafficate, tra cui i tratti comunali delle strade statali. La riorganizzazione del traffico (con Ztl, riduzione di passaggi del bus) sarà un altro modo di ridurre il rumore. Così come l’installazione di autovelox che portano gli automobilisti a ridurre la velocità e quindi il rumore. Ne sono previsti due in questo senso: uno sulla Reale tra Mezzano e Glorie, all’altezza di via Bassa Superiore e l’altro sulla Ravegnana, a Coccolia, peraltro già installato.

In linea generale sono le strade con molto traffico a causare i maggiori disagi dal punto di vista dell’acustica. Attorno a via Ravegnana, zone “rosse” sono San Bartolo, Gambellara, Coccolia, Longana, Ghibullo. Sull’asse viario della statale Adriatica ci sono criticità “elevatissime” a Mezzano e Fosso Ghiaia. Sui lidi, le due criticità si trovano a Marina di Ravenna, in corrispondenza di via Trieste, e Porto Corsini, nel tratto finale di via Baiona.

L’ordine con cui si andrà ad intervenire non corrisponde però alle situazioni con una criticità più elevata. Infatti l’indice di priorità è dato dalla somma di quattro fattori: efficienza (cioè il rapporto costi/benefici); efficacia dell’intervento nel contenimento del rumore, tempistica e impatto paesaggistico. Gli interventi di protezione delle scuole risultano in media meno costosi e più efficienti della stesura di un asfalto anti rumore in strada. Proprio gli edifici scolastici sono al primo posto della lista delle priorità, con interventi che si porteranno a termine nei prossimi cinque anni. Si partirà quindi dal polo scolastico Randi, per poi occuparsi della scuola di Castiglione e del liceo classico in centro storico a Ravenna. Seguono via via gli altri interventi, uno per zona, da completare nei prossimi anni.

Non sarà solo il Comune a dover portare a termine i lavori: ci sono altri enti coinvolti. Anas, ad esempio, prevede entro il 2022 l’installazione di barriere acustiche in alcune aree critiche. La società stradale ha a sua volta messo a punto un piano di contenimento del rumore del quale però “non sono ancora conosciuti tempi di realizzazione”. Le Ferrovie potrebbero invece considerare l’installazione di barriere nella zona sud della stazione. Condizionale d’obbligo perché – si legge nel piano del Comune –non esiste ancora una deliberazione certa.

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