L’andamento del traffico di merci secche è però positivo: +1,19 percento. Importante la crescita dei prodotti agricoli
Peggiore l’andamento del traffico container dove soffre in particolare l’export: -9,06 percento in un anno sui contenitori pieni imbarcati, solo in parte compensati da un import cresciuto – sempre sul capitolo dei pieni – del 3,93 percento. Fanno statistica anche i container vuoti, movimentati a scopi logistici, che segnano una diminuzione del 14,19 per cento sugli sbarchi e un aumento del 26,43 per cento sugli imbarchi. In totale il traffico container è in diminuzione del 3,27 percento rispetto allo scorso anno. Anche al netto dei vuoti la flessione è simile: -3,29 percento. A soffrire è anche il traffico dei trailer/rotabili che è in calo rispetto al 2017 del 2,2 percento. Come accaduto spesso nelle statistiche degli ultimi mesi, sono proprio questi due traffici in sofferenza a mandare “in rosso” il movimento totale delle merci del porto ravennate.
L’andamento del traffico di merci secche, vero core business dello scalo romagnolo, è infatti positivo: +1,19 percento. Analizzandolo, si scopre che è negativo l’andamento delle derrate alimentari (-22,98 percento, flessione pari a 198mila tonnellate circa) e anche i concimi (-9,51 percento, pari a 69.230 tonnellate). Va segnalato anche la minora movimentazione di minerali e cascami metallurgici (-41,36 percento) che è però un business secondario dal punto di vista delle statistiche: appena 25.918 le tonnellate imbarcate e sbarcate nel 2018.
Importante invece la buona ripresa dei prodotti agricoli: +34,04 percento con 212mila tonnellate in più e anche dei prodotti metallurgici, in crescita del 5,11 percento per un totale di 2,730 milioni di tonnellate sbarcate e imbarcate sulle banchine ravennati. Leggera flessione per i materiali da costruzione (-1,69 percento). Da segnalare, infine, la buona crescita dei prodotti chimici nel capitolo delle rinfuse liquide (+3,92 percento) e delle derrate alimentari liquide che crescono del 23,48 percento.