Già duecento domande arrivate entro la prima scadenza di giugno: ora riaperti i termini grazie a risorse disponibili
Il bando eroga contributi a fondo perduto per il 40 percento dell’investimento ammissibile, che arriva al 45 percento in caso di incremento occupazionale, rilevante componente femminile o giovanile, rating di legalità, sede localizzata in area montana oppure nelle aree svantaggiate indicate dal bando (107.3.C.). Per ciascun progetto la dimensione minima di investimento è pari a 15mila euro, l’importo massimo del contributo è di 25mila euro. Gli interventi sostenuti dal bando riguardano l’innovazione tecnologica, il riposizionamento strategico sul mercato e, nel caso di forme aggregate, la promozione di azioni di marketing e di internazionalizzazione. Rientrano anche le spese per l’acquisizione di brevetti, licenze software, consulenze specializzateIct e studi di fattibilità per aggregazioni professionali fino al 30 percento del totale, compresi i costi relativi ai manager di rete. Ammesse infine spese accessorie di carattere edilizio strettamente connesse alla installazione e posa in opera dei beni strumentali, nel limite massimo di cinquemila euro.