L’assessore Donini (Mobilità) interviene dopo le polemiche per la cancellazione di alcune fermate: «Da Ravenna arrivava da tempo la richiesta di velocizzare i collegamenti con Bologna»
«Un anno fa – dice Donini – avevamo previsto nel patto per il trasporto pubblico locale un piano di diminuzione dei tempi di percorrenza per i pendolari e da allora ho richiesto ai tecnici della Regione e a Trenitalia di studiare un programma che assolvesse a questo importante obiettivo. Il nuovo orario definito comporta non solo un accorciamento dei tempi di percorrenza per i pendolari che fa recuperare circa mezz’ora di viaggio al giorno, ma prevede anche altri benefici per i treni diretti a Rimini e in Romagna».
Ma secondo l’assessore nei giorni scorsi c’è stata «una comunicazione imprecisa da parte di Trenitalia e per questo abbiamo ricevuto dagli enti locali del territorio e dai pendolari indicazioni di alcune criticità per la soluzione delle quali ho risposto subito aprendo un tavolo di lavoro con gli enti locali stessi, Trenitalia e l’agenzia Tpl locale, individuando alcuni miglioramenti che entreranno già in vigore il 10 dicembre».
Dal canto suo Trenitalia non ci sta a restare con il cerino in mano: «Ricordiamo che l’orario ferroviario regionale, come noto alle istituzioni del territorio, non è deciso da Trenitalia – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa regionale -. Il contratto di servizio fra imprese ferroviarie e Regioni assegna infatti a queste ultime il ruolo di programmatore, in quanto finanziatore, del servizio. Così è stato anche per la nuova offerta sulle linee per Ravenna, funzionale in particolare alla richiesta di velocizzare e migliorare i collegamenti da e per quella città. Il nuovo orario è il risultato di un confronto fra i tecnici delle imprese ferroviarie e del gestore dell’infrastruttura e quelli della Regione Emilia Romagna e ha ottenuto il nulla osta del committente. Le proteste di una parte del territorio non hanno generato “corse ai ripari” da parte di Trenitalia, ma un ulteriore e responsabile lavoro da parte dei propri tecnici e di quelli di Regione e del gestore dell’infrastruttura, per condividere le soluzioni ad hoc e le modifiche mirate di cui si sta dando notizia».