Demolito il Baretto provvisorio. Il Comune: «Non si poteva fare altrimenti»

Mentre in municipio si discuteva sul suo destino, in piazzale Adriatico la ruspa lavorava. Non resta che attendere l’inaugurazione della nuova struttura

Baretto Demolito

I lavori di demolizione del Baretto

La ruspa ha cominciato a lavorare nella giornata di oggi, martedì 26 febbraio: non si è potuto far niente per evitare la demolizione del Baretto “provvisorio”, quello che sinora aveva in parte lenito la nostalgia del vecchio Baretto sul molo, buttato giù nel 2008.  C’è da perdersi. quindi vale la pena ricapitolare: undici anni fa veniva demolito lo storico locale di Marina di Ravenna, di fronte al canale. I gestori, con l’intenzione di tornare prima o poi in quella location, si trasferiscono prima in un bar sul lungomare poi nel 2011 ottengono la concessione per costruire una struttura provvisoria vicino al faro, nel piazzale Adriatico. Vicino al molo, non sul molo. Particolari che fanno la differenza.

Baretto Demolito 2Lo scorso anno viene avviata la costruzione del nuovo Baretto nell’antica posizione. A questo punto si pone il problema: che fare dell’attuale? Dopo molti dubbi, la decisione: va demolita. Solo che radere al suolo una struttura che in fondo ha solo sei anni sembra un controsenso a molti, così la politica si interroga su un uso alternativo. Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) si mobilita per chiedere lumi al Comune e chiedere che il bene venga incamerato dall’ente e vi si trovino altri usi. Niente da fare. Proprio mentre le ruspe demoliscono la struttura, l’assessore all’Urbanistica Eleonora Del Conte  risponde al consigliere.

Una clausola inserita nell’istanza del 2011, spiega l’assessore, dice che nel momento in cui la nuova struttura verrà inaugurata dovrà essere stato rimosso il manufatto installato.  Ciò significa che «Quando  gestori del Baretto chiederanno il certificato di agibilità, la struttura definita come provvisoria diventerà di fatto abusiva». La zona, aggiunge Del Conte, è regolata dal Poc che prevede per via Molo Dalmazia un progetto complessivo di riqualificazione.  «Abbiamo affrontato il tema, ci siamo affrontati con Ap. Ciò che è emerso dalla nostra analisi è che in questo caso il testo unico non consenta di mantenere quest’opera. Essendo area demaniale non può essere incamerata dal territorio comunale». La spiegazione non convince Ancisi, per il quale una scappatoia forse si poteva trovare. Ma intanto le ruspe avevano già cominciato a fare il loro lavoro. A questo punto non resta che attendere l’inaugurazione del Baretto nella sua posizione, per così dire, naturale.

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