La Spagnera punta anche sul passaparola: «Ai nostri ospiti facciamo scoprire che il territorio non è solo Mirabilandia»
Oltre al ristorante e alla fattoria (con piscina) per cui è celebre anche tra le famiglie ravennati, La Spagnera dispone di sette camere, a disposizione tutto l’anno. «D’inverno riusciamo a sfruttarle anche grazie ai lavoratori della zona – spiega Cristina –, a partire dalla primavera arrivano invece i turisti, che ci scoprono tramite internet o semplicemente con il passaparola». In questo senso, un aneddoto è esemplificativo. «Ci ricorderemo per sempre i turisti giapponesi che sono arrivati alla Spagnera grazie a un tassista di Milano, dove erano appena atterrati all’aeroporto. Quando ha saputo che erano diretti anche tra Ravenna e Ferrara, ha consigliato ai tre turisti il nostro agriturismo, dove il tassista era stato in passato trovandosi molto bene». E i giapponesi non sono gli unici stranieri ospitati dalla Spagnera. «È un fenomeno che ci sta stupendo, stanno prenotando molto da Belgio e Olanda, in particolare».
Ma chi sono i clienti tipo dell’agriturismo? «Vengono per la città d’arte di Ravenna o per le grandi mostre di Forlì. Ma ci sono anche le famiglie che vanno a Mirabilandia, anche se noi cerchiamo di fare capire loro che c’è molto altro da fare in zona. Mi piace questo lavoro e credo di essere adeguatamente preparata, per questo mi sento di proporre ai nostri ospiti vari percorsi, anche per fare in modo che possano restare un giorno in più o che magari possano tornare in futuro, come in effetti capita spesso».
E quali sono le lamentele comuni? «Diciamo che le vie di comunicazione sono il tasto dolente del nostro territorio, in questo periodo poi di disagi con la Ravegnana i nostri ospiti che sono costretti a pagare 3 euro di tassa di soggiorno restano un po’ sorpresi. Posso poi dire che mancano le infrastrutture adeguate per il turismo rurale nel forese, piste ciclabili o percorsi che potrebbero essere sfruttati sugli argini dei fiumi».