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Transizione digitale e rigenerazione urbana: finanziamento europeo di 5 milioni

Il Comune ha vinto un bando. L’obiettivo è promuovere la cultura digitale tra i cittadini e di aggiornare la pubblica amministrazione in un rapporto reciproco, centrato sulla persona

Veduta aerea della darsena di città (foto Francesca Santarella)

Il Comune di Ravenna si è aggiudicato un finanziamento europeo di 5 milioni di euro per creare e testare un percorso che coniuga transizione digitale e rigenerazione urbana della Darsena di città, con l’obiettivo di promuovere la cultura digitale tra i cittadini e di aggiornare la pubblica amministrazione in un rapporto reciproco, centrato sulla persona. Il progetto si chiama Dare, che sta per “Digital environment for collaborative alliances to regenerate urban ecosystems in middle-sized cities” (Ambiente digitale per alleanze collaborative al fine di rigenerare ecosistemi urbani in città medie), ed è risultato vincitore del quarto bando europeo Urban Innovative Actions. Il progetto si propone inoltre di rendere il percorso un modello ripetibile in tutto il territorio comunale e in città europee medio-piccole come Ravenna.

«L’approccio di Dare favorisce la transizione al digitale non solo di servizi e strumenti – spiegano dal Comune – ma  anche nel modo di elaborare le politiche, basandole sui dati e sulle proiezioni di scenario; intento di Dare è mettere al centro i cittadini facendo crescere la loro cultura digitale per poter beneficiare in maniera critica e attiva delle chance che la società digitale offre, senza lasciare indietro nessuno: perché i cittadini diventino attori del cambiamento. A tal proposito si rende necessario creare un’infrastruttura digitale che permetta di raccogliere, gestire e creare dati relativi alla Darsena come, tra gli altri, il traffico veicolare, i dati economici sulle attività presenti, i dati ambientali e quelli relativi alla popolazione. L’approccio utilizzato dal progetto Dare è di tipo collaborativo: i cittadini saranno coinvolti tramite vari strumenti (portale, app, totem informativi, panchine interattive laboratori ed eventi) per una narrazione collettiva del territorio e del percorso di rigenerazione».

Il partenariato di progetto include enti pubblici e privati, di varie dimensioni, rappresentativi della realtà ravennate ma anche eccellenze nazionali ed europee: Cineca, Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Chia Lab srl, Alma mater studiorum – Università di Bologna, European Crowdfunding Network Aisbl, Studiomapp srl, Cifla -Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale srl, Cna, CertiMaC Soc. Cons. a r.l. e Legacoop Romagna. I partner sono stati scelti tramite un avviso pubblico e insieme a loro è avvenuta la co-progettazione e candidatura della proposta, nei 3 anni di progetto avranno un ruolo operativo nei diversi ambiti della ricerca e innovazione digitale e sostenibilità, promozione economica, partecipazione, cultura digitale, web design e storytelling.

L’iniziativa dell’Unione europea rientra nell’ambito dell’iniziativa Uia (Urban Innovative Actions) “laboratorio urbano” (2014 – 2020) che sostiene i progetti d’innovazione di frontiera delle città europee. Tra i 20 progetti selezionati (176 le candidature totali, di cui 49 italiane) c’è appunto quello presentato lo scorso gennaio dal Comune di Ravenna, risultato uno dei 6 vincitori italiani di questa edizione, aggiudicandosi il finanziamento più alto. Il progetto è partito ufficialmente in questi giorni e durerà 3 anni. Il riconoscimento colloca Ravenna tra le città europee più audaci e innovative.