Fornace Zarattini, nuovo centro commerciale. Confcommercio: «Schiaffo alle imprese»

Ancisi (Lpr) rivela che il consiglio comunale si pronuncerà sull’ultimo step per un’area di ottomila mq non alimentari. Il presidente Mambelli attacca la giunta: «Deve sospendere le decisioni»

Shopping«Il via libera definitivo a un centro commerciale di portata provinciale a Fornace Zarattini di fronte al Mir è un atto veramente grave e uno schiaffo all’intero tessuto imprenditoriale della città». Mauro Mambelli, di recente rieletto presidente provinciale di Confcommercio, reagisce così dopo aver appreso da una lettera aperta di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di opposizione con Lpr, che il 15 ottobre è previsto in municipio il passaggio finale per l’approvazione dell’intervento da ottomila mq di superficie commerciale (non alimentare).

Il presidente dell’associazione di categoria si dice «molto deluso da come questa giunta non tenga in considerazione i nostri appelli per salvare il centro storico dall’impoverimento commerciale e dalle chiusure delle attività tradizionali. Il Comune dovrebbe almeno preventivamente confrontarsi in un tavolo di lavoro specifico con le associazioni che tutelano e promuovono gli interessi dell’impresa. L’amministrazione non può fare finta di nulla e procedere al nulla osta per ulteriori centri di queste dimensioni».

Mambelli critica la scelta di riproporre i Poc del 2010-2015 e del 2017-2022 «senza tener conto della mutata situazione economica e distributiva del territorio, gravato ormai da una crisi endemica conseguente al declino del porto per le incertezze legate ancora all’approfondimento e manutenzione dei fondali, alle crisi di alcune  grandi cooperative e alla scelta riconfermata dall’attuale Governo di abbandonare l’attività estrattiva in Adriatico». Poi le parole più dure: «Farlo significa pugnalare alla schiena le attività che tuttora faticosamente resistono sul territorio ed in particolare sul centro storico».

Le richieste di Mambelli sono esplicite: «Agevolazioni sulla fiscalità locale, modifiche al sistema dei parcheggi e delle ztl che nel pomeriggio dovrebbero essere resi gratuiti, rinviare qualsiasi decisione nel merito di nuovi insediamenti commerciali».

Per quanto riguarda la nuova struttura commerciale alle porte della città, come detto, era stato Ancisi a fornire alcuni dettagli: sorgerà sul terreno vuoto di 52mila metri quadrati, vi si potrà commerciare di ogni escluso solo l’alimentare per un totale di 8 mila metri quadrati di vendita, rappresentati da una base di 5 mila per strutture medio-piccole (C3) e medio-grandi (C4), su cui ne saranno innestati altri 3 mila, che ne faranno una grande struttura di vendita di dimensione provinciale (C7). Chi realizzerà l’opera dovrà fare alcuni lavori sulle strade di Fornace Zarattini e la manutenzione straordinaria del ponte ciclopedonale sul fiume Savio.

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