La coltivazione è concentrata a Faenza, una delle zone più vocate d’Italia. Coldiretti: «Compensiamo la quantità con l’ottima qualità»
«Un contesto locale e nazionale caratterizzato da volumi produttivi ridotti, calo comunque compensato dalla buona qualità dei frutti – precisa il Direttore Coldiretti Ravenna Assuero Zampini – ci fa confidare in un apprezzamento generale delle produzioni da parte del mercato. In questo momento – precisa il Direttore – siamo ben in allerta poiché è evidentemente elevato il rischio di importazioni massive dall’estero, sia dall’emisfero australe, anche se la campagna di raccolta qui è ancora in corso, sia dalla Francia, uno dei pochi paesi europei che, insieme alla Grecia, non hanno sofferto cali di produzione».
Il timore di Coldiretti Ravenna, espresso dal presidente Dalmonte – «è che, come avvenuto anche per le pesche e nettarine, si profilino all’orizzonte importazioni utilizzate in maniera chirurgica, con l’obiettivo primario di deprimere e far abbattere i prezzi riconosciuti ai nostri produttori. Una strategia di inquinamento del mercato inaccettabile contro la quale Coldiretti vigilerà attentamente e senza sosta».