Dopo le dimissioni di Ranalli le aziende intervengono chiedendo che venga data «piena attuazione al patto per lo sviluppo del territorio»
In particolare, «l’adeguamento degli strumenti urbanistici alle nuove disposizioni regionali, la semplificazione di procedimenti burocratico-amministrativi fra cui il regolamento di igiene, la sicurezza, la riqualificazione commerciale dei centri storici, il riutilizzo di aree artigianali dismesse a seguito di mappatura puntuale del territorio, la promozione di dialogo fra le aziende agroindustriali e produttori agricoli locali, il welfare, la formazione professionale, la promozione turistica e la governance dell’Unione sono solo alcuni dei temi indicati dal Patto per lo sviluppo sui quali è necessario l’impegno costante delle Istituzioni, alcuni solo in parte finora affrontati».
In una fase caratterizzata da una congiuntura economica ancora difficile,, il Tavolo dell’imprenditoria ritiene quindi «sia necessario accelerare l’attuazione delle scelte e dei progetti contenuti nel Patto per lo sviluppo, promuovendo anche politiche attive di incentivazione all’innovazione e allo sviluppo, e che per fare questo occorra un assetto istituzionale coeso e determinato per la sua realizzazione».
In questi giorni il tavolo dell’imprenditoria della Bassa Romagna ha effettuato il cambio alla guida: il coordinamento passa dal settore della Cooperazione, rappresentato da Raffaele Gordini di Confcooperative, al settore Commercio, rappresentato dal responsabile sindacale di Confcommercio Ascom Lugo Luciano Facchini.