In 26mila per la mostra del Mar. In autunno verrà riaperto l’ingresso sui giardini

Comune e vertici soddisfatti dei numeri 2019, con oltre 52mila presenze. I progetti del 2020

Mostra Chuck Close Mar GiornalistiSono stati 26.059 (il 51 percento dei quali paganti) i visitatori registrati durante 85 giorni di apertura alla grande mostra del 2019 del Mar, quella di Chuck Close, Riccardo Zangelmi e Niki de Saint Phalle allestita a Ravenna negli spazi del museo di via di Roma dal 4 ottobre al 12 gennaio scorso nell’ambito della biennale del mosaico.

Un risultato nettamente migliore rispetto a quello dell’analoga esposizione della Biennale 2017 (“Montezuma, Fontana, Mirko al Mar”, che totalizzò 15.117 visitatori) e anche alla grande mostra del 2018, “War is over”, che si fermò di poco oltre ai 17mila. Un risultato simile invece a quello dell’ultimo progetto curato da Claudio Spadoni, che nel 2016 fece staccare al Mar 28.500 biglietti, con un incasso (che coprì quasi la metà della spesa) di circa 240mila euro (il doppio rispetto ai 120mila euro di Close-Zangelmi-Saint Phalle, a fronte però di un costo di circa 300mila euro).

Numeri positivi secondo l’Amministrazione comunale e i vertici del museo stesso, in particolare se associati a quelli degli ingressi complessivi del 2019: un totale di 52.337 con 45.096 presenze da biglietteria Siae e 7.000 per altri eventi ospitati tra convegni e manifestazioni.  Gli incassi (i visitatori paganti rappresentano il 52,5 percento del totale, contro la media nazionale del 49,5 per “musei analoghi”, sottolineano dal Comune) sono stati 185mila euro, pari circa al 12 percento del bilancio complessivo del Mar.

Visitatori che sono stati quindi complessivamente il 12 percento in più rispetto al 2016; l’80 percento in più rispetto al 2017 e il 45 percento in più rispetto al 2018, con gli incassi cresciuti del 125 percento rispetto al 2017 e del 32 percento rispetto al 2018, in calo invece di circa il 30 percento rispetto all’ultimo anno della vecchia direzione a cura di Spadoni, il 2016.

«Ma le istituzioni culturali non devono essere valutate solo con un’ottica da ragioniere» – hanno sottolineato i rappresentanti di Comune e Mar davanti alla stampa, ricordando l’importanza delle iniziative messe in campo e anche come i bambini debbano essere considerati a tutti gli effetti visitatori (il riferimento è alle polemiche sull’evento dei Lego al museo, che ha “gonfiato” il numero degli ingressi).

Per quanto riguarda il futuro, come noto in primavera verrà inaugurata la grande mostra del fotografo ravennate Paolo Roversi, prima firma italiana del calendario Pirelli. L’autunno sarà invece caratterizzato dall’avvio delle celebrazioni dantesche con un progetto espositivo intitolato “Dante. Gli occhi e la mente”.

In autunno verrà inoltre riaperto l’ingresso sul lato dei giardini pubblici/loggetta lombardesca, con il riallestimento della collezione dei mosaici contemporanei.

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