Traffico merci: il 2019 è stato un anno negativo per il porto di Ravenna

Calo dell’1,6 per cento, soltanto i container hanno conosciuto un’inversione di tendenza rispetto ad un brutto 2018. Cifre assestate a 26,2 milioni di tonnellate

2118 Navi Al Porto

Il 2019 non è stato un grande anno per il porto di Ravenna. Lo scalo si difende in un contesto economico non semplice e con le note difficoltà strutturali dovute a fondali bassi ma alla fine il bilancio del traffico merci rispetto al 2018 è negativo: -1,6 per cento (-428.093 tonnellate) con l’unica nota positiva rappresentata dai container che tornano a crescere dopo un biennio di sofferenza. Si è comunque a quota 218.138 teu, cifra non certo da capogiro se si pensa che Venezia – porto che fino ad un decennio fa movimentava un numero di contenitori non troppo superiore a quello ravennate – nel 2019 ha segnato 593mila teu (peraltro con una perdita sul 2018 del 6 per cento).  I contenitori a Ravenna sono cresciuti dello 0,8 per cento ma i numeri migliorano se si prendono in considerazione soltanto i “pieni” (i “vuoti” vengono movimentati per questioni logistiche ma non producono ricchezza sul territorio): la crescita in questo caso è del 3,8 per cento (168.911 il totale dei pieni).

Come detto, però, è l’andamento degli ultimi anni ad essere stagnante. I dati del 2019 sono “in rosso” dopo un 2018 che era aveva migliorato di poco la buona performance del 2017, quando il traffico era cresciuto del 2,1 per cento nell’arco dei 12 mesi. Il traffico del porto ravennate sembra essersi arenato attorno alle 26 milioni di tonnellate di merce movimentata, senza picchi particolari. Durante il consiglio comunale sul tema che si è tenuto  a fine gennaio, è emerso in sostanza che – date le condizioni strutturali dei fondali – finché non partirà l’approfondimento del canale, e in presenza di una congiuntura economica non florida, mantenere l’esistente è già un buon risultato.

Date le premesse, facile intuire come gli scostamenti sulle singole categorie merceologiche siano poco significative: le rinfuse solide calano dell’1,2 per cento (133.477 tonnellate), con una flessione da imputare soprattutto ai cereali (-189.698 tonnellate, pari all’8,9 per cento del traffico) e ai minerali (-250.387 tonnellate, -4,8 per cento). Bene invece derrate alimentari e mangimi, che crescono del 9,4 per cento. Sostanzialmente confermati i numeri 2018 sulle rinfuse liquide (crescita dello 0,4 per cento) dove si segnala la buona performance dei prodotti chimici (+4,3 per cento). Infine i passeggeri delle crociere: sono stati 16.674, 1.394 in meno rispetto ad un 2018 già di per sé deludente.

 

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