La catena odontoiatrica presente a Ravenna e Faenza. I clienti chiedevano prestiti così la clinica incassava la parcella intera
«Si tratta di una situazione che si ripete con una ciclicità inaccettabile – afferma il sindacato che tutela i consumatori –. Sono, infatti, trascorsi appena pochi mesi dal fallimento di un’altra clinica odontoiatrica che ha lasciato senza cure e con molti debiti i cittadini che avevano prenotazioni. Da alcune testimonianze, le accuse più frequenti, portate all’attenzione di Federconsumatori nazionale, sarebbero cure spesso lente e a singhiozzo e interventi poco efficaci. Ora sopraggiunge lo stop operativo. Da giorni, gli operatori non rispondono più ai pazienti e le cliniche sembrano aver cessato, di fatto, l’attività».
Federconsumatori ricorda che le cure odontoiatriche per troppi cittadini sono divenute un vero e proprio calvario: «Abbandonati dal settore pubblico, vittime, nel privato non regolato, di società di capitali, votate al puro incasso finanziario e spesso prive di deontologia medica. Per questo ci siamo rivolti al ministro Speranza, chiedendo un incontro per discutere e pianificare una necessaria e urgente riforma del settore, che preveda, da un lato, investimenti diretti da parte del settore pubblico (Stato e Regioni), dall’altro, una regolazione del settore privato che metta al centro la forma societaria della Società Tra Professionisti (STP), con uno stop alle società di capitali. Questa soluzione, a nostro avviso, meglio di altre riesce a coniugare maggiori garanzie per i cittadini dal punto di vista della sicurezza e completezza delle cure, nonché della solidità del soggetto erogatore».