Il consorzio di Faenza propone un servizio con “sacconi” per i principali generi di scarto prodotti da privati e aziende che recuperano edifici: la stessa ditta si occupa del ritiro e smaltimento
Ristrutturando un immobile si generano ad esempio macerie, misto, cartongesso e rifiuti pericolosi come guaina bituminosa e lana di vetro non conferibili nelle isole ecologiche di Hera. Astra, da vent’anni specializzata nei servizi di igiene ambientale nel trasporto e smaltimento rifiuti così come nella gestione di impianti di recupero, da luglio offre l nuovo servizio.
«Ci focalizziamo sulle tipologie di materiali di scarto più problematiche – spiega il direttore di Astra, Boris Pesci -, cioè rifiuti misti da cantiere edile (plastica, legno, cartone, polistirolo e vetroresina), cartongesso, lana di vetro e di roccia, guaina bituminosa, senza dimenticare anche, le semplici macerie. Il Consorzio Astra riesce a recuperare questi rifiuti nei propri impianti, eccetto la lana di vetro o di roccia e la guaina bituminosa, che rientrano nella tipologia dei rifiuti pericolosi e che vengono conferiti al corretto smaltimento in quanto non recuperabili». I restanti materiali, una volta trattati, possono essere avviati a una seconda vita. «Il misto di cantiere lo recuperiamo all’80-90 per cento – continua Pesci -, il cartongesso al 95 percento. Rispetto all’analogo servizio che proponevamo qualche anno fa, la novità 2020 di Cantiere Pulito è che abbiamo sviluppato la logistica e siamo quindi in grado di proporre all’utenza dei prezzi più competitivi».
I sacconi vengono ritirati direttamente dal cantiere con camion gru e portati negli impianti autorizzati allo stoccaggio e al recupero dei consorziati Astra. Sul nostro territorio, ad esempio, si tratta di Recter che a Imola ha impianti in via Lughese e Laguna, Remaind di Mordano ed Ecoser di Castenaso, ma con un impianto di stoccaggio anche a Riolo Terme e Lugo.