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Ancisi (Lpr): «No all’antenna cellulare in via del Mugello, c’è già in via Vitige»

La compagnia Iliad sta valutando l’intervento, il decano dell’opposizione chiede al Comune di riattivare il regolamento e la richiesta annuale del piano installazioni

La compagnia telefonica francese Iliad, il quarto operatore mobile presente in Italia dal 2018, sta valutando l’installazione di un ripetitore per cellulari in via del Mugello a Ravenna ma secondo Alvaro Ancisi, consigliere comunale di opposizione con Lista per Ravenna, non è possibile per via della vicinanza con l’antenna di via Vitige e quindi in contrasto con l’indicazione del regolamento comunale del 2001 a minimizzare la loro presenza.

In ogni caso, secondo Ancisi, non risulta ancora presentata allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) del Comune alcuna comunicazione volta ad installarne un’antenna in via del Mugello.

L’intervento del decano dell’opposizione arriva dopo che alcuni residenti nel quartiere si sono rivolti a lui avendo scoperto che alcuni operai stavano prendendo misure per un evenutale installazione.

«Tutti ci rendiamo conto che, per usare i telefoni cellulari senza problemi di segnale o di potenza, occorre che i ripetitori siano adeguatamente diffusi sul territorio urbanizzato, fatte salve però le dovute precauzioni. Si fa carico di ciò, nel comune di Ravenna, il “Regolamento per l’installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti per la telefonia mobile cellulare”, approvato nel marzo 2001» Secondo Ancisi il regolamento è trascurato e va ripristinato: «Il Comune non è obbligato ad accettare a scatola chiusa i siti scelti dai gestori, anzi. Ma non viene più richiesta la fondamentale presentazione dei programmi annuali da parte dei gestori, la cui autorizzazione è condizione imposta perché si possano installare impianti singoli, anche se con urgenza. Occorre perciò che si ricominci a fare sul serio, chiedendo che entro il 30 settembre (come dice il regolamento) i gestori presentino il proprio programma 2021, nel frattempo sospendendo ogni procedura per l’installazione di nuovi impianti nel 2020. Si avrà il tempo per ripristinare la corretta informazione alla popolazione, onde riceverne tutte le osservazioni e valutarne l’accoglimento in contradditorio coi gestori.