martedì
24 Giugno 2025
incarichi

Cambio ai vertici di Cna Ravenna, Matteo Leoni è il nuovo presidente

L'imprenditore faentino guiderà l'associazione territoriale per i prossimi 4 anni. Eletta sua vice Marianna Panebarco

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Mazzavillani Leoni Panebarco Cna
Il nuovo presidente Cna Ravenna Matteo Leoni (al centro) con la vice Marianna Panebarco e (a sinistra) il direttore dell’associazione Massimo Mazzavillani

Cambio ai vertici della Cna territoriale di Ravenna, a conclusione della stagione congressuale che ha portato al rinnovo degli organi direttivi dell’Associazione per il quadriennio 2021-2025.

Matteo Leoni, imprenditore faentino del settore dell’automotive, 42 anni, sposato e con due figli, laureato in Economia Aziendale con lode all’Università di Bologna, è stato eletto Presidente della Cna Territoriale di Ravenna. Succede a Pierpaolo Burioli che ha presieduto il sindacato delle pmi dell’artigianato ravennate negli utimi quattro anni.
Lo affiancherà una presidenza composta da altri 6 imprenditori, a rappresentare le tante anime che compongono l’Associazione, sia in termini di territorio sia di settori produttivi: Marianna Panebarco, vicepresidente, imprenditrice ravennate del settore della produzione audio video e animazione, Andrea Antonioli, imprenditore ravennate del settore della meccanica, taglio e piegatura di lamiere, Massimo Baroncini, imprenditore di Conselice impegnato nel settore dell’impiantistica termoidraulica, Sauro Bernabei, imprenditore cervese del settore agroalimentare, Giuliano Pasi, imprenditore di Fusignano impegnato nel settore dell’impiantistica elettrica, e Katia Ponzi, imprenditrice del settore agroalimentare di Castel Bolognese.

Il nuovo presidente Matteo Leoni ha delineato una prospettiva sugli anni a venire e sui temi e i valori che guideranno l’attività dell’Associazione: «lo scenario economico e sociale che ci troviamo oggi di fronte – ha affermato – è tutt’altro che semplice e ciò ci impone di farci guidare da tre pilastri: la conoscenza, il coraggio e l’umiltà. La pandemia ha fatto emergere ancora una volta e con ancora più evidenza che il lavoro e le imprese, specialmente quelle Piccole e Medie, devono tornare al centro delle azioni e degli obiettivi di chi ci governa. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che dovrà dare nuovo slancio all’economia del Paese, dovrà necessariamente coinvolgere gli artigiani e le piccole imprese che possono svolgere un ruolo fondamentale per il rilancio del Paese. In quest’ottica, risulterà decisiva la concentrazione delle risorse in progetti infrastrutturali destinati a migliorare in maniera permanente l’efficienza e la competitività del sistema Paese. Determinante, a tal fine, sarà la semplificazione della normativa sulle opere pubbliche, l’efficientamento della gestione amministrativa e la riforma della Pubblica Amministrazione. La ripartenza, tuttavia, non deve dimenticare il concetto di sostenibilità, economica, ambientale e sociale. Una visione che, nel nostro territorio e nell’intera Regione, condividiamo con tutte le parti sociali nel Patto per il Lavoro e per il Clima, trovando il giusto equilibrio tra lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e i grandi progetti di transizione ecologica, digitale e sociale che caratterizzeranno i prossimi anni e in cui le nostre imprese possono giocare un ruolo chiave».

«Il nostro è un territorio che vive molto anche di tradizioni, cultura e turismo – ha dichiarato la neo eletta vicepresidente Marianna Panebarco – ed è anche da questi settori che deve prendere il via una vera e profonda stagione di rilancio. Affinché ciò sia possibile, però, questi non devono essere considerati settori di serie B: l’arte, declinata in ogni suo aspetto da quello più tradizionale all’innovazione digitale, la cultura, il turismo come sistema devono essere destinatari di interventi strutturali e duraturi e politiche incentivanti. Solo così le imprese creative di ogni genere potranno contribuire efficacemente al rilancio dell’economia del Paese»

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