Una stazione dell’Alta Velocità in Romagna: ecco il progetto di Confindustria

In uno studio la spinta verso la Città metropolitana, con anche una “Metro” per il Trasporto Pubblico Locale

Proposte Infrastrutturali ConfindustriaUna visione, una suggestione di tutto ciò che manca per consacrare la Romagna tra le grandi aree europee a livello economico, istituzionale e sociale. È quanto emerso dall’evento “Città Romagna, una nuova prospettiva” che si è svolto ieri (15 luglio) a Milano Marittima, dove è stato svelato il progetto lanciato tre anni fa da Confindustria Romagna e a cui si è unita Confagricoltura di Forlì-Cesena e Rimini.

Nell’occasione è stato presentato uno studio affidato da Confindustria Roamgna alla Fondazione Itl (Istituto trasporti e logistica) e alla società Tplan Consulting, effettuato tra aprile e giugno con l’obiettivo di analizzare lo stato dell’accessibilità di ampia scala al territorio della Romagna ricompreso tra le provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, considerata come una Città metropolitana, Città Romagna.

Tra le criticità identificate è stato individuato come gap principale il sistema ferroviario, «che presenta carenze infrastrutturali, di accessibilità e capacità», con le province della Romagna «inoltre prive di linee e fermate Alta Velocità».

Lo studio prende atto poi del fatto che i programmi e i piani di investimento vigenti mettendo in campo però una nuova proposta la «linea Av/Ac della Romagna e Metro Romagna».

Innovativa e dirompente allo stesso tempo – si legge nella sintesi inviata alla stampa -, questa iniziativa riduce i gap di Città Romagna puntando sul trasporto ferroviario e la mobilità sostenibile e si pone in totale sinergia e piena coerenza con i principi e i progetti contenuti nelle strategie e nei piani internazionali, nazionali e regionali (Green Deal, Pnrr, Prit…)».

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova linea di Alta Velocità tra Rimini e Bologna, con la costruzione di una nuova stazione «Città Romagna» localizzata in posizione baricentrica rispetto alle città principali (nella mappa è prevista grossomodo all’altezza di Casemurate).

Previsto anche «un nuovo sistema di trasporto pubblico locale Metro Romagna, di potenziamento delle linee Tpl portanti e di collegamento tra i poli intermodali provinciali (presso le stazioni ferroviarie) e le località turistiche costiere».

Lo studio dimostra che con una popolazione residente in un raggio di 40 minuti, pari a oltre un milione di residenti e un numero di arrivi turistici entro la stessa distanza temporale di quasi sette milioni, la nuova stazione sulla linea AV tra Bologna e Rimini servirebbe un bacino di utenza comparabile o superiore per dimensione a quello delle stazioni esistenti di Bologna e Reggio Emilia, senza che via sia sovrapposizione con questi. Oltre a ridurre il tempo di viaggio tra Milano e la Romagna di un’ora, l’intervento genererebbe benefici in termini di maggiore regolarità dei servizi, nonché capacità e resilienza della rete per servizi passeggeri e merci. L’indicatore di accessibilità della stazione Città Romagna si collocherebbe ai livelli prossimi di quelli di Firenze e Bologna contribuendo ad aumentare l’accessibilità sostenibile alle destinazioni in Romagna.

«Inoltre – termina la nota di Confinudustria -, in aggiunta alla funzione di collegamento di ultimo miglio sostenibile alla nuova stazione Av di Città Romagna, Metro Romagna contribuirà a sviluppare una rete di corridoi multimodali dedicati al trasporto pubblico e alla mobilità ciclopedonale, rappresentando altresì l’occasione in ambito urbano, per riqualificare gli assi stradali storici».

«Il focus di questo primo evento è sulle connessioni, perché crediamo che siano la priorità delle priorità – spiega il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli – ma le infrastrutture sono solo uno dei tanti aspetti in cui si declina la nostra idea di Romagna: a partire dall’assetto istituzionale, che manca. Oggi ci troviamo a interloquire con le singole Province o con la Regione, mentre pensiamo che siano maturi i tempi per un nuovo ente intermedio che rappresenti la Romagna, modello città metropolitana».

All’incontro era presente anche l’assessore regionale ai Trasporti, il ravennate Andrea Corsini, che ha ringraziato Confindustria per il contributo.

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