I bagnini di Cervia pensano a un consorzio per riottenere le concessioni balneari

La cooperativa al lavoro dopo la sentenza del Consiglio di Stato. L’assessore Corsini continua a chiedere una legge nazionale

Assemblea Bagini 4Un consorzio per ottenere più agevolmente le concessioni balneari anche dopo il 2023, data ultima fissata dal Consiglio di Stato per la proroga di quelle attualmente in vigore sulle spiagge italiane.

È la proposta arrivata dall’assemblea straordinaria dei bagnini di Cervia, convocata d’urgenza dalla Cooperativa bagnini con all’ordine del giorno un solo punto: “Bolkestein 2023: quali prospettive dopo la sentenza del Consiglio di Stato”.

«Per i prossimi due anni – ha spiegato il consigliere della Cooperativa con delega alla Bolkestein Danilo Piraccini – lo scenario che ci aspetta sarà caratterizzato da un blocco degli investimenti sulle spiagge oltre ai contenziosi che si apriranno per gli imprenditori che hanno comprato uno stabilimento balneare nei mesi o anni scorsi. Ci sentiamo di affermare però che noi non temiamo la Bolkestein visto che già nel 2016 avevamo costruito una proposta che prevede la creazione di un consorzio cittadino dove non solo gli imprenditori balneari ma tutto il sistema, si presenta alle aste pubbliche compatto per affermarsi in modo qualificato e ottenere l’assegnazione delle concessioni».

La cooperativa ha portato a Cervia, negli ultimi 7 anni, esperti e professionisti del tema, organizzando anche un corso di formazione sulla Bolkestein. Un lavoro che ha permesso la stesura del modello consorzio, in un’ottica di project financing, cioè un’operazione di finanziamento a lungo termine con cui presentarsi alle aste pubbliche e aggiudicarsi i 9 km di spiagge cervesi.

Le conclusioni sono poi state tirate dall’assessore regionale Andrea Corsini che «ha accolto come vincente la proposta della cooperativa bagnini di Cervia – si legge in una nota della stessa cooperativa – sottolineando comunque come la sentenza del Consiglio di Stato abbia invaso la materia del legislatore e per questo motivo sarà impugnata dai rappresentanti delle categorie». Intanto urge una legge nazionale visto che la competenza a legiferare è dello Stato e non delle Regioni. «Per questo motivo abbiamo avviato un confronto con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, – ha affermato Corsini – per ottenere una normativa nazionale che tuteli gli imprenditori attraverso la previsione di una serie di fattori come il valore non commerciale ma aziendale dello stabilimento, la professionalità, l’esperienza dei balneari».

La prossima assemblea dei bagnini è prevista il primo dicembre a Milano Marittima con la presenza dei sindacati.

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