La bolletta del gas da 64mila euro a dicembre 2021 per la piscina comunale di Ravenna, quadruplicata rispetto al 2020, ha fatto il giro del web arrivando fino a essere citata come esempio da Matteo Salvini in Parlamento e ora il Comune decide di intervenire. L’assessore allo Sport, Giacomo Costantini, ha incontrato ieri sera, 24 febbraio, i rappresentanti delle società natatorie.
Il caro bollette sta incidendo molto ed è stato necessario trovare un modo, concordando con gli attuali gestori, per assicurare l’equilibrio economico e quindi continuare a garantire l’apertura dell’impianto. L’assessorato allo Sport ha così valutato di utilizzare tutte le leve a disposizione presentando tre tipologie di intervento che saranno portate in giunta nella riunione del 2 marzo: azioni di ristoro, organizzative ed economiche.
È una nota stampa inviata dal Comune a fornire i dettagli: «Prevedere un ristoro per gli impianti sportivi pubblici maggiormente energivori; rimodulare l’organizzazione degli orari che non vadano ad intaccare lo svolgimento delle gare e che tengano in considerazione gli orari di minor afflusso; ritoccare le tariffe al nuoto libero e il ritorno ai costi per corsia delle società natatorie al momento pre-pandemia, considerando che attualmente sono ancora ridotte del 40 percento».
Costantini ricorda che le previsioni della criticità legata al caro bollette indicano che non si risolverà in breve tempo: «Nonostante tutto la nostra piscina rimane tra le più economiche della regione».