A Ravenna prorogato il provvedimento per aiutare le attività colpite dalla crisi pandemica. E il Comune studia ulteriori forme di aiuto con esenzioni sul canone per occupazione di suolo pubblico
Nel corso di una delle ultime sedute, la giunta comunale ha approvato una proposta di delibera, che dovrà essere discussa e votata dal consiglio comunale, con la quale si stabiliscono ulteriori forme di aiuto, al fine di garantire da un lato il distanziamento sociale tuttora fondamentale per far fronte al contenimento del contagio e dall’altro una azione di sollievo finanziario a favore degli operatori economici. La proposta di delibera prevede di esentare dal pagamento del canone patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico, per il periodo 1 gennaio – 31 marzo, gli spazi e chioschi su suolo pubblico occupati per attività artigianali e commerciali ed eventuali relative aree esterne, anche per il consumo sul posto, analogamente a quanto previsto dalla normativa nazionale per i pubblici esercizi; e di esentare inoltre dal pagamento del canone patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico, già previsto dalla normativa nazionale fino al 31 marzo, gli ampliamenti di occupazione del suolo pubblico, regolarmente autorizzati o che saranno autorizzati sulla base della normativa vigente, per il periodo 1 aprile – 31 dicembre, da parte dei pubblici esercizi ed anche delle attività artigianali e commerciali.