Rigassificatore: sì definitivo della Conferenza dei servizi, ora il decreto finale

È arrivato il parere conclusivo all’unanimità. Entro l’8 novembre è atteso l’ultimo atto a firma del presidente della Regione e commissario Stefano Bonaccini. La Regione celebra il rispetto dei 120 giorni stabiliti

De Pascale Bonaccini Cingolani

De Pascale con Bonaccini e (al centro) il ministro Cingolani

La Conferenza dei servizi stamani, 28 ottobre, ha dato all’unanimità l’approvazione definitiva al progetto del rigassificatore di Ravenna, la nave da ormeggiare a una piattaforma a 8,5 km dalla costa di fronte a Punta Marina per ricevere metano allo stato liquido (Gnl) via nave e trasformarlo in stato gassoso da immettere nella rete nazionale di consumo.

La Conferenza dei servizi può essere definita come un incontro tra pubbliche amministrazioni su un tavolo comune per poter meglio risolvere i problemi e confrontarsi su tematiche comuni, semplificando e razionalizzando i procedimenti che prevedono il rilascio dei cosiddetti “atti di assenso” (autorizzazioni, nulla osta, pareri, ecc.) necessari, ad esempio, per la realizzazione di nuovi interventi, sia pubblici che privati.

Nel dare il parere positivo, la Conferenza ha definito alcune prescrizioni dal punto di vista ambientale, di mitigazione e compensazione (richieste dal Comune di Ravenna), altre relative al monitoraggio dell’opera.

Il prossimo passo, quello conclusivo, è previsto entro il prossimo 8 novembre, termine dei 120 giorni assegnati, e sarà la firma del Decreto da parte del Commissario straordinario per l’infrastruttura, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, con cui verrà formalizzata l’autorizzazione dell’opera. L’avvio dei lavori è previsto per il primo quadrimestre del 2023, l’entrata in esercizio per settembre 2024.

Il comunicato stampa divulgato dalla Regione celebra le tempistiche: «L’iter procedurale – si legge nella nota – sta rispettando in pieno i tempi previsti; tempi, peraltro, molto più stretti rispetto a quelli solitamente utilizzati per un’opera di questo tipo». Altri progetti di tipo energetico non hanno goduto della stessa rapidità decisionale.

Numerosi i soggetti che hanno preso parte ai lavori della Conferenza dei servizi, chiamata a pronunciarsi sul progetto Snam del rigassificatore al largo di Ravenna. Fra questi, la Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico, della Difesa e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili; Ispra (a supporto di Arpae) e Istituto superiore di sanità; il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’Università di Bologna, l’Enea.

Naturalmente anche la Regione, con le strutture della Presidenza e le Direzioni generali Cura del territorio e dell’ambiente (che ha la responsabilità del procedimento commissariale); Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese; Agricoltura, caccia e pesca. Quindi Arpae, Comune, Provincia e Prefettura di Ravenna; la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio; Vigili del Fuoco; Capitaneria di Porto; Autorità portuale; Consorzio di Bonifica; Romagna Acque; Azienda sanitaria locale; Enti parco.

Ancora, Aeronautica, Marina, Esercito, Carabinieri, Agenzia delle dogane. Compresi i gestori delle principali infrastrutture nazionali come Rete ferroviaria italiana, Autostrade per l’Italia e Anas, Eni, Tim, Hera, Enea.

«Voglio ringraziare tutti i componenti la Conferenza dei servizi per il lavoro che è stato fatto – afferma Bonaccini –. Pur nei tempi stretti dettati dal Governo di fronte all’urgenza di dotare il Paese degli impianti necessari ad arrivare all’autosufficienza energetica, insieme al territorio e a tutti gli organismi coinvolti è stata fatta una valutazione approfondita del progetto. Con l’individuazione degli interventi necessari a garantire la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema marino, oltre alle mitigazioni e le compensazioni che andranno previste a beneficio della comunità locale. Avanti, quindi, con una infrastruttura al servizio dell’intera comunità nazionale, che realizzeremo insieme al parco eolico e del fotovoltaico fra i più grandi in Europa, nella piena consapevolezza che il futuro è nelle energie rinnovabili».

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